E' offerto dal Comitato degli Economi
SIENA. Il cavallo del Corteo storico del Palio insieme all’Economo. Sono in una prossimità intima, con la testa dell’animale che sfiora dolcemente la sua spalla. Questa la raffigurazione centrale del Masgalano 2013, offerto dal Comitato permanente degli Economi e realizzato dall’artista senese Laura Brocchi. L’opera risalta per la forte lucentezza argentea e per l’asimmetricità del proprio impianto. Il bassorilievo, a forma di pergamena, contiene gli elementi cardine della Festa senese, rappresentati con l’elegante maestria dalla Brocchi, che è riuscita a lavorare il metallo con creatività e passione tutta senese. Come fosse un’antica pagina in argento, il Masgalano si piega e si increspa, in una materialità morbida e plasmabile, così da contenere la storia che è tenuto a raccontare. Al posto delle parole i simboli e i soggetti del Palio. Sulla destra una scala, quella che serve per montare la scenografia paliesca, con i braccialetti che illuminano le vie e le bandiere a ornamento. Per il richiamo alle bandiere l’estro artistico della Brocchi ha scelto di inserire un ago con nella cruna un filo d’argento. Testimonianze e richiami a tutte quelle attività organizzative e preparatorie che animano i popoli delle Contrade anche nella quotidianità della città. Tanti i particolari che riportano all’operosità degli Economi. Dalle aste per la seta al cerchio e alla corda per i tamburi. Alla cintura un mazzo di chiavi, sono quelle per le stanze della Contrada. Sullo sfondo l’ingresso del Palazzo Pubblico, quello che porta nella Sala delle Lupe, dove gli Economi vivono gli istanti senza tempo che li separano dall’inizio della Carriera.
Immancabile l’araldica cittadina: al centro, in basso, il simbolo della committenza, sulla destra gli stemmi del Magistrato delle Contrade e del Comitato Amici del Palio. In alto, in dimensioni più accentuate, la Balzana, a suggello del profondo e saldo legame della collettività senese con i rituali e le emozioni del Palio.
L’opera è realizzata in rame bagnato in argento, una tecnica che l’artista ha voluto riprendere dopo l’interruzione della fine del ‘700. Di Masgalani argentati ne sono rimasti solo 6, a questi, adesso, se ne aggiungerà un altro, di epoca moderna, ma di forte richiamo storico. Un ulteriore conferma del legame tra presente e passato che ogni anno si materializza sul tufo della Piazza
Immancabile l’araldica cittadina: al centro, in basso, il simbolo della committenza, sulla destra gli stemmi del Magistrato delle Contrade e del Comitato Amici del Palio. In alto, in dimensioni più accentuate, la Balzana, a suggello del profondo e saldo legame della collettività senese con i rituali e le emozioni del Palio.
L’opera è realizzata in rame bagnato in argento, una tecnica che l’artista ha voluto riprendere dopo l’interruzione della fine del ‘700. Di Masgalani argentati ne sono rimasti solo 6, a questi, adesso, se ne aggiungerà un altro, di epoca moderna, ma di forte richiamo storico. Un ulteriore conferma del legame tra presente e passato che ogni anno si materializza sul tufo della Piazza