"Il cordoglio è ipocrita e insopportabile: il minimo che si possa fare è fermare il Palio"
ROMA. «Quando una manifestazione viene funestata da ben sette morti in quindici anni, con una tragica media di un decesso ogni due anni, non si può parlare né di incidenti né di tragiche fatalità: per questo il dramma che ha avuto come involontaria protagonista la cavalla Periclea, abbattuta dopo essere rimasta gravemente ferita durante le batterie del Palio di Siena, rappresenta una morte annunciata. Di più: un evento probabile, almeno stando alla tragica casistica dell’ultimo quindicennio». Lo dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, che prosegue: «A questo punto ogni scusa è inutile, ogni manifestazione di cordoglio è ipocrita e insopportabile: il minimo che si possa fare è fermare il Palio».
«Siamo sinceramente stufi di vedere a Siena il finto cordoglio e stupore come se fosse la prima volta: la morte di animali è una costante, messa in conto e dimenticata qualche ora dopo, perché ciò che conta è la rozza e primitiva isteria dietro il palio. Per conquistare ciò che è poco più di un canovaccio, si rimane in attesa della prossima vittima sacrificale di questo rito pagano e retrogrado di cui solo gli animali pagano il fio, mentre fantini milionari e contrade fanatiche considerano degno di attenzione solo il cavallo che vince», commenta il coordinatore regionale Enpa per la Toscana e presidente del Consiglio Nazionale di Enpa, Marco Bravi, che aggiunge: «L’animale, terrorizzato da urla becere e fatto eccitare in ogni modo suda, soffre e muore in un contesto che nulla ha di diverso dal Colosseo conservandone nei riti e nella tifoseria dei flaccidi tribuni gli stessi bassi livelli di civiltà e cultura, ma se possibile ancor più vigliaccamente affida tutto il rischio solo all’animale. Mantenere una tradizione solo perché storica è un alibi che ha consentito di perpetuare nei secoli le peggiori nefandezze sulle donne, sui bambini e su tutte le categorie più deboli, qui rappresentate dagli animali. Lasciateli in pace e, se per voi rimane la ragione di vita e siete veramente uomini, combattetevelo fra voi, il palio».
Naturalmente, l’Ente Nazionale Protezione Animali ha attivato il proprio ufficio legale che promuoverà ogni opportuna iniziativa tesa ad accertare che in questa situazione siano state rispettate tutte le norme del nostro Paese.