Il sindaco interviene dopo l'incidente mortale al cavallo Messi
SIENA. La tutela e la valorizzazione di una manifestazione secolare che si effettua senza soluzione di continuità dal 1632 e di cui abbiamo documentazione che risale fino all’anno 1238, appartiene innanzitutto alla città che la esprime, la fa vivere e la farà sempre vivere giorno dopo giorno, tutto l’anno, ma è anche un valore ed un patrimonio di tutta la nostra nazione.
E’ per questo che è compito di tutte le istituzioni italiane rispettare e difendere la Festa senese, così come ogni manifestazione che esprima la cultura, la storia, le tradizioni, la socialità dei nostri territori.
L’intimità del Palio non può essere violata. La sua capacità di adattamento ai tempi è sempre stata tale da riuscire a porre in essere tutti gli accorgimenti necessari a garantire il rispetto e la tutela di ogni essere vivente.
Con questo spirito e con grande serietà, con abnegazione, tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno profuso grande impegno per migliorare la sicurezza dei cavalli e dei fantini. Ricordo solo le centinaia di visite veterinarie che effettuiamo ogni anno, lo screening ematico, gli addestramenti, il protocollo equino, le protezioni a San Martino, l’esclusione dei purosangue, il monitoraggio sistematico della pista, il pronto intervento con lettiga e clinica specializzata, gli studi biometrici e tanto altro ancora.
Il Palio non è una competizione, è una metafora della vita e come tale può restare vittima della fatalità che colpisce, anche in modo crudele, chi si prodiga con impegno e con affetto per prevenire ogni incidente. Un’attenzione presente in tutte le fasi della Festa perché l’amore dei senesi per il cavallo vive nel cuore di ogni contradaiolo.
Siamo profondamente affranti per la morte del cavallo Messi e siamo vicini alla Contrada della Chiocciola colpita da questo triste e imponderabile evento. Tutta la città si stringe attorno al Popolo di San Marco.
Franco Ceccuzzi
Sindaco di Siena