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di Antonio Gigli
SIENA. Il tempo sta per scadere. La notte della vigilia della tratta sta diventando sempre di più un momento importante per il Palio. Ci saranno i “bomboloni”? E se ci saranno saranno scelti? Le illazioni, le chiacchiere, le speranze, si stanno spargendo nell'aria e solo domattina verso le ore 13 troveranno o meno conferme.
Da buoni cronisti dobbiamo fare delle ipotesi e proviamo a farlo. Le punte del lotto dei magnifici 34 che sono stati giudicati idonei dalla commissione veterinaria, sono ovviamente Già del Menhir, Istriceddu e Fedora Saura, cioè gli unici tre cavalli che abbiano già vinto il Palio. Voci sempre più ricorrenti li vogliono fuori dalla scelta dei capitani. In un palio giostrato ci sta anche questo, anche se dovessimo fare un sondaggio tra i contradaioli, la stragrande maggioranza li vorrebbe nei dieci. È brutto pensare che se un cavallo vince viene automaticamente giudicato troppo forte, ma è sempre accaduto e sempre accadrà, riponiamo, quindi, nell'armadio le nostre rimostranze. Andando a memoria ricordiamo che già negli anni '50 la leggendaria Gaudenzia subì le forche caudine della manifesta superiorità, finendo scartata dopo aver vinto tutti e tre i palii del '54. Il grande Urbino vide stroncata una carriera nel fiore degli anni dopo aver vinto 3 palii su 4 corsi e così via. Nulla di nuoco, quindi, sotto il sole e sopra il tufo, solo l'amarezza dei contradaioli di non vedere qui barberi che fanno sicuramente sognare, al di là delle ovvie strategie paliesche che i dirigenti devono percorrere.
Se i tre grandi non fossero scelti, gli occhi di tutti gli addetti ai lavori andrebbero comunque su soggetti già rivisti sul tufo. Ci sono, infatti, ben altri 13 cavalli che hanno già preso parte al Palio. Tra questi l'unico che ha fatto vedere cose egregie, è il vecchio Elfo di Torralba, sempre a ridosso dei primi. Anche Leo Lui, l' scorso agosto nella Chiocciola, pare avere le caratteristiche adatte per far bene, così come la chiacchierata Elimia, protagonista di una carriera paliesca anomala. Debutta nel luglio 2007 nel Montone, poi corre nella Tartuca nell'agosto 2008, con grandi speranze e attese. Nulla di fatto, e dopo essere stata scartata dall'equipe veterinaria lo scorso anno, torna oggi in forma più che mai. Tra gli esperti è giusto indicare anche Giove Deus, barbero esperto e in grado di saper far bene dopo l'ovvia gavetta di un paio di palii.
Tra i nuovissimi segnaliamo Incantando, Indianos, Ei Ei, protagonista di diverse tratte, e l'ottimo Giostreddu. Indicazioni valide dovranno venire anche dalle batterie, alle quali parteciperanno 34 cavalli, ridotti quasi sicuramente a 29 vista la presenza di 5 barberi di 5 anni al debutto (quelli con iniziale M) e quindi, salvo urgenze dell'ultim'ora, esclusi dalla scelta dei capitani.
Come andranno le cose lo sapremo solo tra qualche ora, ma vogliamo concludere annoverandoci nel partito dei romantici, di quelli che vorrebbero uscire da Piazza saltando e gioendo per un cavallo conosciuto e vincente, piuttosto che per uno sconosciuto o quasi, indicato da questo o quel fantino.
SIENA. Il tempo sta per scadere. La notte della vigilia della tratta sta diventando sempre di più un momento importante per il Palio. Ci saranno i “bomboloni”? E se ci saranno saranno scelti? Le illazioni, le chiacchiere, le speranze, si stanno spargendo nell'aria e solo domattina verso le ore 13 troveranno o meno conferme.
Da buoni cronisti dobbiamo fare delle ipotesi e proviamo a farlo. Le punte del lotto dei magnifici 34 che sono stati giudicati idonei dalla commissione veterinaria, sono ovviamente Già del Menhir, Istriceddu e Fedora Saura, cioè gli unici tre cavalli che abbiano già vinto il Palio. Voci sempre più ricorrenti li vogliono fuori dalla scelta dei capitani. In un palio giostrato ci sta anche questo, anche se dovessimo fare un sondaggio tra i contradaioli, la stragrande maggioranza li vorrebbe nei dieci. È brutto pensare che se un cavallo vince viene automaticamente giudicato troppo forte, ma è sempre accaduto e sempre accadrà, riponiamo, quindi, nell'armadio le nostre rimostranze. Andando a memoria ricordiamo che già negli anni '50 la leggendaria Gaudenzia subì le forche caudine della manifesta superiorità, finendo scartata dopo aver vinto tutti e tre i palii del '54. Il grande Urbino vide stroncata una carriera nel fiore degli anni dopo aver vinto 3 palii su 4 corsi e così via. Nulla di nuoco, quindi, sotto il sole e sopra il tufo, solo l'amarezza dei contradaioli di non vedere qui barberi che fanno sicuramente sognare, al di là delle ovvie strategie paliesche che i dirigenti devono percorrere.
Se i tre grandi non fossero scelti, gli occhi di tutti gli addetti ai lavori andrebbero comunque su soggetti già rivisti sul tufo. Ci sono, infatti, ben altri 13 cavalli che hanno già preso parte al Palio. Tra questi l'unico che ha fatto vedere cose egregie, è il vecchio Elfo di Torralba, sempre a ridosso dei primi. Anche Leo Lui, l' scorso agosto nella Chiocciola, pare avere le caratteristiche adatte per far bene, così come la chiacchierata Elimia, protagonista di una carriera paliesca anomala. Debutta nel luglio 2007 nel Montone, poi corre nella Tartuca nell'agosto 2008, con grandi speranze e attese. Nulla di fatto, e dopo essere stata scartata dall'equipe veterinaria lo scorso anno, torna oggi in forma più che mai. Tra gli esperti è giusto indicare anche Giove Deus, barbero esperto e in grado di saper far bene dopo l'ovvia gavetta di un paio di palii.
Tra i nuovissimi segnaliamo Incantando, Indianos, Ei Ei, protagonista di diverse tratte, e l'ottimo Giostreddu. Indicazioni valide dovranno venire anche dalle batterie, alle quali parteciperanno 34 cavalli, ridotti quasi sicuramente a 29 vista la presenza di 5 barberi di 5 anni al debutto (quelli con iniziale M) e quindi, salvo urgenze dell'ultim'ora, esclusi dalla scelta dei capitani.
Come andranno le cose lo sapremo solo tra qualche ora, ma vogliamo concludere annoverandoci nel partito dei romantici, di quelli che vorrebbero uscire da Piazza saltando e gioendo per un cavallo conosciuto e vincente, piuttosto che per uno sconosciuto o quasi, indicato da questo o quel fantino.