Tutti contro le sanzioni per i Palii 2024
di Augusto Mattioli
SIENA. Voglia di normalizzazione in una carriera che normale non è e che ha già subito “ritocchi”, che pian piano – se continua così – la renderanno irriconoscibile. Parliamo del Palio di Siena e delle sanzioni richieste, vere e proprie interpretazioni cervellotiche e assurde.
Quelli che fanno le relazioni sul comportamento dei fantini e delle contrade dovrebbero riflettere meglio e non pavoneggiarsi per l’incarico avuto. Invece si sono comportati come burocrati occhiuti, segnalando all’assessore delegato alla giustizia paliesca, Giuseppe Giordano, atteggiamenti e comportamenti che solo qualche anno fa sarebbero stati ignorati. Esempio – e lo dico da istriciaiolo – il Pes nella Lupa è stato, purtroppo, perfetto. Ha iniziato la sua azione di disturbo durante il tondino, che nel palio non mi pare sia previsto (e quindi sanzionabile), pressando Tittia mentre parlava con la rincorsa e altri fantini. Sul quel disturbo si chiedono discolpe. Ma dai. come si fa a chiedere cose del genere!
Sul complesso delle discolpe le proteste dei contradaioli oggi sono forti, soprattutto di quelli che hanno vissuto una festa meno perfetta dal punto di vista organizzativo. Purtroppo oggi il palio è troppo regolamentato. Tutto previsto,prevedibile e perfettino a parte il risultato della carrieraa (e neanche sempre).
La fantasia, l’immaginazione sono molto lontane dalla “nostra?” festa. Dove molte cose sono da rivedere, certo, a partire – ad esempio – dai costi che le contrade (e i contradaioli in caso di vittoria) devono sostenere anche solo per partecipare.
Cambiano i tempi, ma il Palio è il Palio e va tutelato nella sua integrità e sostanza. O no?!