Palio, ironia e buon gusto
di Augusto Mattioli
SIENA. Hanno sicuramente sbagliato quei contradaioli dell’Onda che con le loro magliette, con la foto della Torre che brucia, hanno scatenato una durissima polemica nel mondo del palio. Specie su Facebook dove si è letto di tutto e di più.
Tutti hanno il diritto di criticare, ovviamente, perché l’iniziativa è stata, diciamo, di cattivo gusto e non certo ironica come forse era nelle intenzioni degli sprovveduti autori. Ma il “dibattito”, definiamolo così, in certi casi è stato un vero e proprio linciaggio, con i cosiddetti difensori della fede, che ci sono in qualsiasi occasione, in prima fila. Con dei toni che non si sono sentiti neanche in occasioni più serie, che pure a Siena ci sono state e ci sono ancora. Insomma i leoni da tastiera si sono scatenati come spesso succede su Facebook, spesso inteso come luogo dove si può dire di tutto, offendere senza limiti, minacciare. Tanto l’interlocutore è lontano. E non ce l’ hai di fronte. Quando gli potresti direttamente dire un liberatorio vaffa…….