di Alessandra Siotto
SIENA. "E' il primo palio che corriamo sotto l'ordinanza Martini e in ottemperanza ad essa faremo l'alcol test ai 10 fantini nell'entrone, prima che disputino la corsa". L'ordinanza ministeriale del 21 luglio 2009, che disciplina le manifestazioni popolari nelle quali vengono impiegati equidi, è stato uno degli argomenti affrontati dal sindaco Cenni nella conferenza stampa pre-palio di oggi (2 luglio).
"L'ordinanza – ha affermato il primo cittadino – dovrebbe essere rivista e modificata, perchè non tutte le manifestazioni che usano gli equidi sono uguali". "Il difetto – ha aggiunto – è che non puoi stabilire una riga da utilizzare in tutte le manifestazioni di questo tipo: il modello di comportamento dovrebbe essere relativo a ciascun tipo di manifestazione perchè il palio di Siena è diverso dalla Giostra del Saracino di Arezzo o dalle corse degli asini".
"Il primo palio che ho fatto come sindaco a luglio 2001 – ha detto Cenni – era il primo che correvamo con i mezzo sangue e la scelta era solo tra 20 cavalli. Oggi sono 6 volte di più, infatti il 23 giugno i cavalli iscritti alla pre-visita erano 121 ed i livello qualitativo e quantitativo è molto alto". "Tutti i cavalli – ha proseguito – vengono valutati dai nostri 7 veterinari e radiografati nella nostra clinica convenzionata del Ceppo".
"Ho chiesto al Prefetto – ha spiegato Cenni – di riunire la commissione di vigilanza mentre si stendeva il tufo, in modo che il tecnico dell'Unire potesse vedere mentre si svolgevano le operazioni". "Il tufo – ha aggiunto – viene preparato e steso secondo regole tecniche precise, che abbiamo studiato negli anni. La miscela, infatti, viene rimodellata continuamente in base alle condizioni ambientali e meteorologiche".
"non bisogna perdere – ha dichiarato il primo cittadino – la tradizione popolare di questa realtà, che rappresenta un pezzo della cultura del Paese. Ciò che ci contraddistingue è che siamo articolati in 17 contrade che sono aperte tutto l'anno; ogni contrada è viva 365 giorni l'anno e funziona come un piccolo comune, che effettua il controllo sul territorio."
Tra poco più di quattro ore calerà il silenzio nella Piazza per ascoltare trepidanti la voce del mossiere che chiama le contrade. Tutto è pronto per la festa e sembra che Siena non abbia nessuna intenzione di subire le ingerenze della politica, della curia, delle ordinanze ministeriali e soprattutto di quanti col palio c'entrano poco o niente.
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