FIRENZE. Una delle novità più rilevanti dell’attuale legislatura regionale è stata l’istituzione della Commissione consiliare per la ripresa economico-sociale Toscana costiera. Eravamo e siamo convinti che per fare più forte la nostra regione occorre pensare a uno sviluppo omogeneo di tutti i territori, colmando i divari e le potenzialità di crescita di quelle città, che per motivi diversi, hanno avvertito più fortemente la crisi economica degli scorsi anni. E non vi era dubbio che, proprio la realtà costiera, sulla scorta dei numeri e degli indicatori economici, avesse bisogno di acquisire centralità nelle nostre politiche, di ricevere una spinta forte.
Tutto ciò, per quanto ci riguarda, significa pensare alla Costa come una parte essenziale del destino comune dell’intera Toscana, perché è solo riducendo il gap che si può raggiungere l’obiettivo di una regione pienamente protagonista negli scenari nazionali ed europei.
Quando mettiamo l’accento sulla necessità di decidere ed accelerare su alcune grandi infrastrutture costiere, quindi, intendiamo dire che esse servono non solo alla Costa ma all’intera Toscana. Nel caso della realizzazione della Darsena Europa del porto di Livorno e del completamento della Tirrenica, poi, parliamo di due progetti utili all’intero sistema paese. Due infrastrutture che la stessa commissione Costa, nel Piano Strategico approvato pochi mesi fa, individua come prioritarie.
Per questo, recentemente, insieme al segretario regionale del Pd, il deputato Dario Parrini, e all’assessore alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, abbiamo presentato un’iniziativa politica ed istituzionale nei confronti del governo nazionale per chiedere un punto di svolta e impegni precisi.
Nel concreto: abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale, firmata dal nosto capogruppo, Leonardo Marrass, dal presidente della giunta regionale, Enrico Rossi, dal presidente della commissione ambiente e territorio, Stefano Baccelli, da quello della commissione Costa, Antonio Mazzeo, dal presidente della commissione sviluppo economico, Gianni Anselmi, dalla capogruppo di MDP, Serena Spinelli e da molti altri consiglieri Pd. Dario Parrini, poi, ha preso l’impegno di presentare un atto parlamentare insieme ad altri deputati eletti in Toscana. Cosa chiediamo concretamente? Intanto pensiamo che il governo nazionale, che pure si è distinto negli ultimi anni come mai prima per aver sostenuto con considerevoli finanziamenti diverse e importanti infrastrutture in Toscana, ci debba alcune risposte rapide. In particolare: per quanto attiene alla Tirrenica, bisogna ricercare una soluzione condivisa che garantisca, con tempi di realizzazione certi e garanzia delle risorse necessarie, il completamento del Corridoio Tirrenico con la trasformazione a 4 corsie di tutto il tratto toscano, con il rifacimento della variante Aurelia verso sud fino a Grosseto e con la realizzazione di una infrastruttura adeguata e sicura a sud di Grosseto anche in concessione, nonché il collegamento con l’area portuale di Piombino (Bretella SS 398).
Per ciò che riguarda la Piattaforma Europa, bisogna confermare con risorse certe la realizzazione dell’ampliamento a mare del porto di Livorno – e tutti gli interventi ad esso connessi – quale opera indispensabile e non più rinviabile per continuare a garantire l’operatività del porto medesimo, nonché in prospettiva, per assicurargli un futuro, mediante un celere avvio dei lavori necessari anche al rafforzamento dei collegamenti alla rete ferroviaria nazionale e agli altri collegamenti del nodo logistico.
Come si può capire, si tratta di due opere importantissime, non più rinviabili, la cui realizzazione non solo è un punto fermo nel nostro programma di governo in Regione, ma costituisce un enorme potenziale di sviluppo per il futuro dell’intera Toscana, in termini di sostegno alle imprese, di logistica, di turismo, di una mobilità moderna e sicura.
I consiglieri regionali del Pd