Quel progetto politico costoso, ambizioso, ma tristemente inanimato
di giorgio mancini
VOLTERRA – Una scelta politica, con soldi pubblici – si parlava di circa 700mila euro, cifra mai confermata – che, ad oggi, dopo oltre un anno, non dà segni di vita, ferma, come in una vecchia foto ricordo, tristemente inanimata.
Nessuna azienda sembra abbia deciso di investire e costruire lì. Colpa solo della crisi o di scelte sbagliate? Con “squilli di tromba e rulli di tamburi” fu inaugurata, il primo febbraio 2013, la nuova zona industriale del volterrano a Saline di Volterra, tanto voluta dall’amministrazione comunale di Marco Buselli, davanti a molti invitati, giunti per assistere a questa importante inaugurazione.
Nessuna azienda sembra abbia deciso di investire e costruire lì. Colpa solo della crisi o di scelte sbagliate? Con “squilli di tromba e rulli di tamburi” fu inaugurata, il primo febbraio 2013, la nuova zona industriale del volterrano a Saline di Volterra, tanto voluta dall’amministrazione comunale di Marco Buselli, davanti a molti invitati, giunti per assistere a questa importante inaugurazione.
Erano presenti il sindaco di Pomarance Loris Martignoni, quello di Montecatini VdC Sandro Cerri con il vicesindaco Alberto Fiorini, il sindaco Carlo Giannoni di Monteverdi, quello di Castelnuovo Alberto Ferrini e la vicesindaco di Guardistallo. Presenti, inoltre, S.E. Monsignor Alberto Silvani vescovo di Volterra, il parroco di Saline don Ticciati, la vice presidente della Provincia di Pisa, autorità civili e militari, oltre al presidente della Fondazione Cassa Risparmio di Volterra Augusto Mugellini. Ospiti d’onore l’onorevole Bianconi, vice capogruppo al Senato del PDL e l’onorevole Valdo Spini, capogruppo della Lista Civica del Comune di Firenze. Per Volterra, presenti il sindaco, il vice sindaco, l’assessore alle infrastrutture, l’assessore ai lavori pubblici e l’architetto dirigente.
Quest’opera rappresentava – secondo il sindaco Buselli – un punto importante di programma della Lista Civica che governa la città etrusca, ed era un’inversione di tendenza rispetto alle politiche del centrosinistra – come gli amministratori avevano ribadito – concentrate solo sul turismo. Fu sottolineato che dopo tre anni e mezzo, per la giunta di Marco Buselli si trattava della prima grande realizzazione che sarebbe andata ad impattare nel tessuto sociale ed economico di Volterra e non solo. Per l’onorevole Valdo Spini “Volterra voleva riacquisire il proprio peso specifico, incluso il manufatturiero e, nell’esistente situazione di crisi, la questione era un fatto estremamente positivo”.
Per il sindaco Marco Buselli “si trattava di uno sforzo titanico, viste le risorse comunali, ed un punto di partenza per il rilancio della città”.
Per il sindaco Marco Buselli “si trattava di uno sforzo titanico, viste le risorse comunali, ed un punto di partenza per il rilancio della città”.
L’assessore ai lavori pubblici Paolo Moschi disse, con enfasi, “abbiamo dimostrato di voler invertire la storia di Volterra, creando un punto di interesse produttivo e commerciale nella zona baricentrica della Val di Cecina che è Saline. La nuova zona industriale potrà rappresentare un nodo produttivo importante per l’economia futura e per il rilancio del lavoro, che non potrà più essere concentrato unicamente sulla monocultura del turismo”.
Dopo la benedizione del vescovo Alberto Silvani, preceduta da un caloroso augurio che si aprissero prospettive di lavoro e di ripresa, in un momento difficile, il sindaco Buselli e tutti i sindaci presenti tagliarono il nastro di quest’area produttiva costata molto, come zona industriale della Val di Cecina.
Al momento tutta la zona è lì, con i suoi stalli per gli automezzi sull’asfalto, ma senza che nessuno vi parcheggi.
Dopo la benedizione del vescovo Alberto Silvani, preceduta da un caloroso augurio che si aprissero prospettive di lavoro e di ripresa, in un momento difficile, il sindaco Buselli e tutti i sindaci presenti tagliarono il nastro di quest’area produttiva costata molto, come zona industriale della Val di Cecina.
Al momento tutta la zona è lì, con i suoi stalli per gli automezzi sull’asfalto, ma senza che nessuno vi parcheggi.