Mugnai (FI) «Si smaterializza la ricetta ma non le code agli sportelli»
FIRENZE. Il sito della Regione, se si scartabella con pazienza, lo dice chiaro: dal prossimo 1 ottobre non si potrà più autocertificare il reddito per calcolare il ticket sanitario da pagare. La fascia reddituale del cittadino comparirà direttamente nella ricetta, e non ci sarà modo di cambiarla se non con una trafila alla Asl. La Regione, giustamente, invita a verificare con anticipo che i propri dati siano corretti e, per farlo, indica al cittadino più modi: «Direttamente online su questo sito – recita la pagina internet dedicata – oppure ai totem Punto Sì». In subordine, ci si può sempre recare di persona agli sportelli della propria Asl.
Peccato che in Toscana l’unica soluzione effettivamente praticabile sia proprio il ‘subordine’. Con buona pace degli smanettoni che pensavano di cavarsela dal divano di casa. «Qui si smaterializza la ricetta ma si moltiplicano le code agli sportelli e i disagi per i cittadini», sbotta il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (FI) che da mesi tenta di prevenire il caos con ‘allerte bonarie’ all’assessorato che risalgono addirittura ai primi del giugno scorso. «L’assessore allora ci rassicurò che tutto sarebbe stato approntato per tempo, e invece siamo a venti giorni dalla scadenza con un poco, se non nulla, di fatto». Dopo aver appreso che di utenti livornesi indirizzati a totem inadatti allo scopo e dopo segnalazioni sulla possibilità solo parziale di effettuare le operazioni senza recarsi di persona a un qualche distretto Asl, Mugnai ha preso la via dell’interrogazione a Rossi e Marroni, per vedere se con l’ufficialità possano arrivare soluzioni.
Infatti, finora: «La Regione sul proprio sito indica percorsi di fatto inaccessibili. La procedura online – spiega che si è appena cimentato – è praticabile sul sito indicato solo se il cittadino è in possesso del lettore per smartcard che si ottiene comprandolo dalla Asl, dove quindi il cittadino deve recarsi comunque, e a quel punto tanto vale… sui totem, per altro pochi e spesso installati nei distretti Asl dove comunque uno deve recarsi, l’esperienza riferitaci dagli utenti di Firenze dice che si riesce a centrare l’obiettivo solo in parte, dopodiché si viene indirizzati di nuovo alla Asl, mentre Livorno poi non se ne parla… insomma: l’unica risposta è quella di andare allo sportello a far la fila, di riffa o di raffa. Sarebbe questa, tutta l’organizzazione promessa da Marroni?»
La scadenza intanto si avvicina. Dunque, ecco l’interrogazione: «In che tempi – domanda Mugnai sul fil dell’ironia – si pensa di mettere il cittadino nella condizione reale di ottemperare alle verifiche suggerite entro la scadenza del 1 ottobre 2014 garantendo la piena fruibilità dei canali indicati»? E ancora: «Come mai, malgrado le sollecitazioni avanzate dallo stesso scrivente nel giugno scorso, non si è provveduto per tempo a informare adeguatamente i cittadini e a creare le condizioni per evitare loro il rischio di tariffazioni errate nella compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket)»? Infine, a questo punto: «Come si pensa di attrezzare gli sportelli Asl per far fronte al carico di utenza che inevitabilmente, in assenza o quasi di alternative, vi si recherà ingolfando il sistema»?