L'Alta Val di Cecina strizza l'occhio a Siena
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VOLTERRA – Nella grande discussione sull’accorpamento delle Province, la Federazione Civica presenta la sua proposta.
“Purtroppo in Italia è più facile istituire una cosa nuova piuttosto che abolire una vecchia. La proposta del Presidente Rossi, sul riordino delle Province Toscana in 3 macroaree, fa sorgere diverse perplessità a chiunque conosca in profondità la complessità dei sistemi locali. Traspare infatti una volontà di accentramento che va ben oltre la giusta volontà di semplificazione, tanto auspicata dalle Liste Civiche.
Premettendo che la Federazione Civica vede positivamente l’abolizione dell’ ente politico provincia, i dubbi ci pervengono da delle aree vaste che, se da un lato possono funzionare sulla Costa, dall’altro rendono tutta la zona Sud, ma pure quella del centro, un deserto dei Tartari. La cosa più grave è la sindrome da primi della classe che da troppi anni colpisce le giunte regionali del Pd, e in particolar modo Rossi, che finisce con l’impoverire la Toscana.
Questo perchè tagliando spesso per primi, si finisce poi per tagliare due volte. La proposta per il riordino delle nuove Province Toscane deve per forza passare dall’omogeneità delle identità locali, insieme ad una praticabilità geoeconomica, tradotta anche in distanze percorribili. Questo pare impossibile in una azzardata ipotesi di Provincia Arezzo-Siena-Grosseto. La Regione dovrebbe difendere piuttosto l’autonomia di Arezzo, magari allargandola alla Val di Chiana senese. La Federazione Civica, si è cimentata nell’arduo compito, superando facili critiche, e cercando di formulare una proposta concreta, secondo i criteri fissati da governo, che tuttavia prevedono province con molti meno poteri, e senza politici al suo interno. Il quadro proposto dalla Federazione, per un nuovo disegno complessivo della Regione, è il seguente:
Provincia Tirrenica: Massa-Lucca-Pisa-Livorno; Provincia Metropolitana, limitata all’hiterland Fiorentino, Provincia del Centro – Prato e Pistoia, con l’Empolese, l’aggiunta di San Miniato e dei Comuni del cuoio pisano, Provincia Est con Arezzo e Val di Chiana, Provincia Sud con Siena, Grosseto, Volterra e Alta val di Cecina e Piombino – Val di Cornia. Per ultimo rimane la questione della Lunigiana, troppo distante da Livorno, ma soprattutto particolarmente attratta dalla Provincia di La Spezia, che sappiamo già essere nell’elenco delle salvate.
Con questo sistema si dimezzerebbero le province, ma soprattutto si garantirebbe la rappresentatività a tutti. L’importante sarà poi non delegare alle nuove province troppi poteri, altrimenti saremmo punto e daccapo. La Federazione veglierà affinchè anche in Toscana si smetta con i doppioni, e su punti ad una razionalizzazione che abbia un senso e una funzionalità reale, nell’interesse dei cittadini”.
Federazione Civica