"La manutenzione dei treni, non solo per quanto riguarda il condizionamento, è un tassello fondamentale per dare ai cittadini un servizio decente"
TOSCANA. Inizia l’estate e puntualmente si verificano problemi ai condizionatori dei treni Regionali della Toscana.
Sono anni che come Sindacato ci battiamo contro la continua esternalizzazione delle lavorazioni di manutenzione ai rotabili.
E’ ormai chiaro che “la politica dell’appalto” perpetrata da Trenitalia non migliora il servizio ne tantomeno contiene i costi; questi ennesimi episodi ne sono l’ulteriore conferma.
Invece di investire sullo sviluppo delle Officine di Osmannoro, Pisa e Siena incrementando le risorse tecnicamente specializzate di Trenitalia, assistiamo ad un continuo ridimensionamento della forza lavoro e alla continua ricerca di soluzioni esterne alla società Trenitalia, a nostro avviso abbastanza improvvisate e che non permettono più il controllo diretto delle lavorazioni.
Il contratto di servizio tra Regione Toscana e Trenitalia prevede sanzioni economiche su questo tipo di mancanze. A sua volta Trenitalia, nei contratti stipulati con le aziende appaltatrici, prevede penali pecuniarie sulle eventuali mancanze….
In sostanza tutti pagano (e riscuotono, a parte i pendolari) ma nessuno è colpevole!!!
Così, nel balletto delle responsabilità, in questi primi giorni di giugno sono state raggiunte nelle carrozze temperature intorno ai 40 gradi, a scapito dei viaggiatori e dei ferrovieri che lavorano sul treno.
Sembra di essere tornati indietro agli anni in cui l’aria condizionata era un miraggio e l’unica possibilità, per evitare di arrivare cotti a casa, era l’apertura di tutti i finestrini, cosa che nella stragrande maggioranza dei convogli di oggi non è più possibile fare perché i finestrini non esistono più….
La manutenzione dei treni, non solo per quanto riguarda il condizionamento, è un tassello fondamentale per dare ai cittadini un servizio decente ed i ferrovieri, consapevoli di questo, negli anni hanno dato la massima flessibilità all’azienda lavorando a turni e operando sia di sabato che nei festivi (senza contare i riposi saltati e le ore di straordinario) ma la carenza di personale in questo settore è ormai tale da vanificare qualsiasi sforzo.
Senza alcun pregiudizio nei confronti di aziende e lavoratori esterni, continuiamo però ad essere convinti che certi tipi di attività debbano essere svolte internamente da Trenitalia e quindi da personale qualificato che giornalmente opera sul materiale rotabile. Ciò migliorerebbe il servizio oltre a creare, nella nostra regione, nuova e stabile occupazione.