Il Consiglio regionale ha approvato una mozione per la riforma in Parlamento dei provvedimenti di riorganizzazione degli uffici giudiziari
FIRENZE – “Il Consiglio Regionale si è espresso con chiarezza – afferma la consigliera regionale Rosanna Pugnalini, Presidente della Commissione Sviluppo economico – , adesso ci aspettiamo che il Parlamento possa intervenire per migliorare la riforma della giustizia con un maggior confronto con le istituzioni locali, salvaguardando quei presidi di legalità come il Tribunale di Montepulciano, necessari per il territori del sud dellap rovincia senese e non solo”.
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato venerdì scorso, a maggioranza, una mozione per la riforma in Parlamento dei provvedimenti di riorganizzazione degli uffici giudiziari che hanno determinato la soppressione, anche in Toscana, di piccoli tribunali come quello di Montepulciano, così come di alcune sedi distaccate. E’ stata invece respinta dal consiglio regionale la richiesta di alcuni consiglieri di richiedere un referendum per l’abrogazione della riforma della giustizia. Già sei consigli regionali si sono espressi a favore del referendum abrogativo, rendendo di fatto superfluo il voto del Consiglio Regionale della Toscana.
“Abbiamo ritenuto che lo strumento del referendum, certamente legittimo – continua Pugnalini -, non fosse quello appropriato. Raggiungere il quorum è sempre più difficile, si creano dei costi aggiuntivi alla collettività che non possiamo permetterci, diamo un segnale sbagliato di resistenza alle riforme, ma soprattutto alla fine il rischio è che rimanga tutto com’è”.
“Per salvaguardare i tribunali del territorio, serve aprire un tavolo di discussione, per arrivare ad una nuova geografia giudiziaria che consenta di aumentare efficienza e diminuire i costi – conclude Pugnalini – . Il Tribunale di Montepulciano rivendica numeri importanti, che aumentando il bacino di competenza al di là della provincia di Siena, potrebbe diventare un presidio di legalità ancora più efficiente ed indispensabile. Per questo con la mozione abbiamo richiesto un ripensamento ed una analisi seria, da condurre prendendo in considerazione i numeri delle singole realtà”.