"E' necessario attendere le decisioni del Consiglio di stato"
FIRENZE. Da Confcooperative Toscana riceviamo e pubblichiamo.
“Non è saggio assegnare la gara per il TPL della Toscana senza attendere le decisioni del Consiglio di Stato. Destano preoccupazione le dichiarazioni dei vertici della Regione Toscana che hanno annunciato l’intenzione di procedere all’aggiudicazione definitiva del servizio immediatamente dopo la pronuncia della Corte di Giustizia Europea” così Confcooperative Toscana in merito alla questione sulla gara per il trasporto pubblico locale.
“La pronuncia di oggi della Corte di Giustizia – spiega la Presidente Claudia Fiaschi –rappresenta solo uno dei molteplici ed autonomi motivi di ricorso invocati dalle aziende Toscane riunite in Mobit, su cui si attendono ancora le risposte del Consiglio di Stato in pendenza di Giudizio”.
“Il Trasporto Pubblico Locale – prosegue Fiaschi – è un servizio essenziale per tutti i cittadini toscani e come tale non deve essere sottoposto a incertezze che ne possano compromettere potenzialità e continuità degli investimenti che le aziende toscane hanno intrapreso da lungo tempo”.
“Qualche mese di attesa per sapere con certezza chi abbia ragione e debba gestire il servizio TPL della Toscana per i prossimi 11 anni – conclude la Presidente di Confcooperative Toscana – è l’auspicio peraltro contenuto anche nella recente mozione approvata dal Consiglio Regionale della Toscana senza voti contrari, che ha invitato la Giunta ad attendere la pronuncia del giudice amministrativo per l’aggiudicazione della gara”.
Il pensiero di Mobit Scarl
“Con la sentenza pubblicata oggi la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che le limitazioni alla partecipazione a gare per i soggetti affidatari di servizi in house, quale il Gruppo RATP al quale appartiene Autolinee Toscane, non si applicano per il periodo transitorio previsto dal Regolamento CE n. 1370/2007 e cioè fino al 3 dicembre 2019.
La sentenza aggiunge però che quel principio non vale nel caso in cui le Autorità di uno Stato membro abbiano deciso di applicare anticipatamente le norme del Regolamento che dispongono quelle limitazioni.
Ad avviso di Mobit, questo è precisamente il nostro caso, come risulta dalla documentazione di gara, e come sarà adeguatamente illustrato in Consiglio di Stato, davanti al quale la questione e l’intero ricorso torneranno nei prossimi mesi. Lungi dall’essere allo stato decisa per effetto della sentenza della Corte di Giustizia, la vicenda è tuttora pienamente controvertibile, il che impone di attendere il pronunciamento del Giudice amministrativo prima di procedere a qualunque considerazione definitiva, e prima soprattutto di adottare atti o provvedimenti che genererebbero soltanto ulteriori contenziosi, anche risarcitori”.