In calo i residenti, aumenta l'età media e sono pochi i laureati
FIRENZE. Al 31 dicembre 2021 risultavano residenti in Toscana 3,663 milioni di persone con calo dello 0,8% rispetto al 2020 (-29.674) e dello 0,2% rispetto al 2011.
La riduzione più significativa si registra nella provincia di Massa Carrara (-5,6%), mentre la provincia di Prato registra il più alto incremento (5%). E’ quanto emerge dal censimento permanente della popolazione in Toscana dell’Istat.
La popolazione toscana, evidenzia l’Istat, “presenta, nel 2021, una struttura sensibilmente più anziana rispetto al totale del Paese”. La popolazione straniera in Toscana al 2021 ammonta a 406.508 unità, l’8,1% della popolazione straniera residente in Italia. Oltre il 50% dei cittadini stranieri risiede nelle tre province di Firenze (30,8%), Prato (13,1%) e Pisa (10,3%). La percentuale sulla popolazione residente totale è maggiore rispetto al dato nazionale (11,1% contro 8,5%), l’incidenza provinciale più alta si osserva a Prato (20,6%) e, all’opposto, quella più bassa a Massa-Carrara (7,3%).
Il tasso di mortalità è rimasto pressoché stabile, passando dal 13,0 per mille del 2020 al 12,9 per mille del 2021, con un picco del 14,1 per mille nella provincia di Massa-Carrara. Gli stranieri censiti sono 406.508 (-19.423 rispetto al 2020), 11 cittadini ogni 100 censiti. Provengono da 175 Paesi, prevalentemente da Romania (18,3%), Cina (15,9%) e Albania (14,0%).
Le donne sono il 51,5% della popolazione residente, superando gli uomini di 110mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. L’età media si è innalzata rispetto al 2020 da 47,4 a 47,7 anni. Prato e Pisa sono le province più giovani (rispettivamente 45,6 e 46,9 anni), mentre Grosseto e Massa Carrara quelle più anziane (oltre i 49 anni).
Gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano il 3,8% dei residenti; il 29,0% dei residenti ha conseguito il diploma di licenza media, il 35,4% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 15,6% possiede un titolo accademico.
Crescono gli occupati rispetto al 2011 (28mila persone in più, +1,8%), soprattutto fra le donne (+3,7%), mentre diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-1,9%), in particolare per la componente femminile (circa 3mila unità in meno, pari a -4,1%).