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ORVIETO (PERUGIA). Nella città umbra ieri (8 lugilio) è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra il Comune di Orvieto, la Provincia di Terni e quella di Grosseto con l'obiettivo di realizzare politiche turistiche coordinate. Ma il patto sembra essere solo il primo passo di un percorso per avviare una sinergia tra territori vicini. Infatti l'assessore al turismo della Provincia di Terni, Fabio Paparelli, ha annunciato che "questa prima fase sarà seguita da un secondo step che coinvolgerà la Provincia di Siena e l'Apt di Chianciano-Pienza-Montepulciano per arrivare alla realizzazione di un triangolo i cui vertici sono rappresentati da Orvieto, Saturnia e Pienza-Montepulciano, in un sistema integrato capace di dare forte visibilità internazionale, rilanciando le offerte dei vari sistemi provinciali".
Tra le soluzioni operative previste dal protocollo d'intesa di Orvieto, è stata individuata la necessità di veicolare il materiale informativo riguardante le due province. Inoltre verrà valutata la possibilità di partecipare insieme a fiere nazionali ed internazionali sul turismo, al fine di presentare il prodotto "Etruschi". Le amministrazioni si impegneranno poi a promuovere incontri fra operatori privati nel settore turistico.Il sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, ha ricordato che "il protocollo d'intesa è il risultato di un lavoro comune per dare gambe al progetto complessivo di sviluppo dell'area vasta, in cui le varie realtà dovranno interagire. Il centro storico di Orvieto, dove sono in corso processi di riqualificazione funzionale di edifici storici e complessi immobiliari, viene individuato come uno dei motori di questo sviluppo".
Secondo l'assessore al turismo della Provincia di Grosseto, Cinzia Tacconi, "lavorare su territori dalle caratteristiche storiche omogenee per presentare, sul mercato nazionale ed internnazionale, un'offerta turistica più organica e competitiva in termini di qualità dei territori e di ambiente, era una sfida interessante per rispondere alla globalizzazione ormai imperante. In una logica di area vasta – ha proseguito l'assessore – i territori di confine devono obbligatoriamente dialogare, superando limiti e vincoli burocratici. È con questa logica che speriamo di poter concretizzare intese anche in altri settori, ad esempio quello culturale che vede protagoniste l'Umbria, la
Toscana e il Lazio per un Progetto Etruschi".