Situazione non critica ma da non sottovalutare. Perdite idriche in aumento
PISA. Dopo molti mesi senza pioggia, la Toscana si trova ad affrontare un’importante crisi idrica. Il 16 giugno la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza idropotabile. Il presidente di Acque SpA, Giuseppe Sardu, si è associato quest’oggi all’invito dell’Autorità Idrica Toscana, al fine di sollecitare le amministrazioni comunali del Basso Valdarno a emettere una ordinanza per vietare gli utilizzi dell’acqua della rete idrica diversi da quello alimentare, igienico-sanitario e idro-potabile, fino alla cessazione del periodo di criticità.
Il quadro generale
Quella appena conclusa è risultata la seconda primavera più calda mai registrata in Italia dal 1800, con un’anomalia di +1.9°C rispetto alla media del periodo e un deficit di piogge del 50%. Come rilevato dal Cnr, il semestre dicembre 2016 – maggio 2017 è risultato il quinto più secco degli ultimi due secoli. Alla luce di questi dati, Acque SpA riserva grande attenzione al monitoraggio della risorsa idrica. Al momento non emergono situazioni di particolare gravità per l’approvvigionamento delle aree urbane, generalmente rifornite da sistemi acquedottistici di medio-grandi dimensioni e da acque di falde profonde; più delicata appare la s
ituazione nelle aree collinari e nelle frazioni isolate, dove i sistemi acquedottistici sono alimentati da fonti di approvvigionamento più superficiali che risentono dell’assenza di precipitazioni.
Gli investimenti
Pur in un contesto di allerta a livello nazionale, Acque può affrontare l’attuale situazione con efficacia, grazie a un programma di investimenti nel corso degli anni, mirati al potenziamento della rete e del sistema di approvvigionamento. Per questo motivo, ad oggi, la perdurante siccità non sta creando le stesse problematiche affrontate negli anni passati, in particolare nel 2003, 2007 e 2012, quando la persistente assenza di piogge creò maggiori difficoltà. Tali interventi hanno riguardato, ad esempio, la ricerca sistematica delle perdite occulte, la gestione ottimizzata delle pressioni in rete e il telecontrollo, la sostituzione delle condotte e la interconnessione dei sistemi idrici, utili a dirottare la risorsa idrica a seconda dei bisogni. Un impegno che su tutto il territorio gestito ammonta a oltre 18milioni euro.
La gestione delle perdite
Un inconveniente rilevante, nei casi di perdurante siccità, è il forte aumento delle perdite sulla rete rispetto ai tradizionali standard: nel periodo estivo, le condotte sono soggette a maggiori sollecitazioni, e questo vale quanto più il terreno nel quale si trova l’infrastruttura è secco. Per quanto riguarda la situazione specifica di Poggibonsi e, in parte, per quella di San Gimignano, questa problematica si somma alle ben note condizioni della rete idrica che, per ragioni storiche presenta una situazione di particolare deterioramento rispetto alle medie del Basso Valdarno. Nonostante Acque sia fortemente impegnata con il maggior numero di squadre possibili si stanno registrano tempi più lunghi nelle riparazioni delle perdite idriche. C’è da dire che la gestione delle perdite avviene secondo criteri di priorità e urgenza: potenziali rischi a cose o persone, interruzione del servizio presso le utenze, volume di acqua dispersa. Ecco perché può capitare che il tempo di attesa per una riparazione sia superiore alla media, poiché la priorità, in questo periodo, è quella di non far mancare l’acqua alle utenze. Invitiamo comunque i cittadini a proseguire nella lodevole attività di segnalazione. Nel frattempo Acque SpA sta lavorando affinchè nei prossimi giorni siano attivate ulteriori squadre di pronto intervento al fine di riportare i tempi di riparazione entro gli standard.
I consigli agli utenti
Anche a seguito delle ordinanze che saranno emesse dalle amministrazioni comunali, oggi più che mai, Acque SpA rivolge ai cittadini alcune raccomandazioni per un utilizzo più razionale della risorsa idrica. Dal chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti o ci facciamo lo shampoo al controllare le perdite nei propri impianti privati, dall’usare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico al regolare lo scarico del water e a montare un frangigetto al rubinetto, fino all’utilizzo della doccia al posto della vasca, al non lavare l’auto e all’innaffiare il giardino solo durante le ore più fresche. Anche gli utenti, dunque, possono e devono fare la loro parte. Maggiori informazioni su www.acque.net/risparmio-idrico.