Studiare e promuovere "Le avventure di Pinocchio" e riqualificare il quartiere di San Lorenzo tra gli obiettivi dell'associazione
FIRENZE. Domani (16 dicembre) alle ore 16 all’Auditorium del quotidiano QN La Nazione Viale Giovine Italia, 17 a Firenze si terrà la presentazione dell’Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini.
Dopo i saluti del Dott. Giuseppe Mascambruno, Direttore QN La Nazione, interverranno: l’On. Monica Baldi, Presidente dell’Associazione, il Marchese Lionardo Ginori Lisci, Presidente del Comitato d’Onore, il Dott. Renato Coppola, Presidente Comitato Istituzionale, la Dott. Antonia Ida Fontana, Presidente Comitato Scientifico.
Sarà presentata la tesi di laurea di Francesca Sessa: Gli illustratori ottocenteschi di “Pinocchio”.
È prevista la presenza del Dottor Stefano Marmugi, Presidente Quartiere 1 del Comune di Firenze, e autorevoli personalità come Valentino Baldacci, illustratori Roberto Innocenti e Andrea Rauch, e il pedagogo teatrale Paolo Coccheri, che leggerà Pinocchio.
Studiare e promuovere “Le avventure di Pinocchio” – il libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia e il Corano – scritto dal fiorentino Carlo Lorenzini con l’individuazione di percorsi storici attribuiti ai racconti dello scrittore. Ma al tempo stesso, operare per la riqualificazione architettonica, sociale ed economica del quartiere di San Lorenzo, proprio là dove è nato Carlo Lorenzini, per la precisione al civico 21 di via Taddea. Questi, e non solo, gli obiettivi dichiarati dell’Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini, costituitasi di recente, presieduta dall’onorevole Monica Baldi, e con il Marchese Lionardo Ginori come Presidente Onorario. Il percorso dell’Associazione culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini si prefigge inoltre di promuovere attraverso la diffusione del personaggio di Pinocchio e delle vicende umane e librarie del suo <babbo> troppo spesso al centro di aneddoti quando non palesi inesattezze bio-bibliografiche, l’eccellenza produttiva italiana.
Pinocchio, in altre parole, come modello del Made in Italy da esportare nel mondo. Come? Anche e soprattutto con il recupero e la valorizzazione delle botteghe storiche e il Laboratorio di Pinocchiodove insegnare le arti e i mestieri del patrimonio della cultura artigianale. Ma i progetti non finiscono qui. Le linee di fondo dell’Associazione saranno illustrate ampiamente nel corso dell’incontro all’auditorium de La Nazione.