TORINO.
SERAFINO DI LORETO: “DI FENDERSI DAGLI ABUSI BANCARI E’ POSSIBILE”
Parla l’uomo che ha fondato la prima società italiana specializzata nel contrastare le ingiustizie di Fisco e istituti di credito .
Dopo aver ospitato la garbata replica di Maurizio Scandurra a ‘Il Fatto Quotidiano’ approfondiamo il tema legato alle iniquità delle banche e del Fisco: argomento assai attuale e altrettanto interessante, utilissimo a consumatori, contribuenti e italiani vessati, dando voce a uno dei massimi esperti del settore in Italia.
A partire dal 2008, con la crisi scatenatasi in tutto il mondo quel conseguenza del default dei due colossi americani Merrill Lynch (salvata poi in itinere da Bank of America) e Lehman Brothers, anche per l’Italia è iniziato un calvario fatto di continue viae crucis quotidiane.
Mai come negli ultimi 10 anni, si è vista una tabula rasa che ha letteralmente azzerato – e fatto sì che, a salvarli, intervenisse in extrema ratio lo Stato – gli istituti di credito italiani. Contro le iniquità dei quali, Fisco ingiusto compresi, a partire dal 2010, c’è un uomo che combatte assiduamente per cercare di assicurare giustizia a cittadini, consumatori, privati e aziende.
“Gente che, se sbaglia, paga di tasca propria, interessi inclusi, perdendo anche la dignità, oltre ai risparmi di una vita e la stessa – spesso – unica, prima casa. Se, invece, per via dell’incapacità e la corruzione dei vertici a fallire è una banca, lo Stato, che fa? Semplice: la salva con i soldi dei contribuenti, ai quali cerca persino di far credere di aver agito nel pubblico interesse…”. Esordisce così Serafino Di Loreto, fondatore di SDL Centrostudi spa, prima azienda divenuta leader nazionale nel contrasto efficace e continuativo a usura e anatocismo bancari.
“A oggi, grazie a un lavoro operoso, serio, costante e altamente qualificato, frutto di un team di professionisti di circa 700 tra avvocati, periti, consulenti ed esperti, abbiamo recuperato oltre 250 milioni di euro ingiustamente finiti nelle tasche di banche e Fisco iniqui”, dichiara soddisfatto. “Nel 2010, anno in cui siamo nati, ci siamo trovati dinanzi a un problema immenso, oggi cresciuto all’inverosimile: fallimenti, pignoramenti, esecuzioni immobiliari. E, ancora: perdita di posti di lavoro, famiglie sul lastrico, aumento del numero dei poveri e della soglia media di povertà, suicidi di imprenditori e privati altrettanto disperati. Sull’altro versante, banche e finanziarie in difficoltà, salvate per il rotto della cuffia da maxi ricapitalizzazioni pagate a caro prezzo dagli azionisti con i risparmi degli italiani. O, nel peggiore dei casi, con soldi statali. E i dirigenti autori di simili scempi economici? Tutti ancora in giostra”.
“Lottare contro le angherie dei poteri forti espone, senza dubbio, a molti rischi. Anche a livello mediatico. E, spesso, anche da parte di competitors poco corretti, sia sui giornali che sui social. Ma noi rispondiamo a tono a tutti, con altrettanto garbo, dovizia di dati di fatto oggettivi e argomentazioni fondate. Ci distinguiamo in meglio anche in questo. Occupandoci di usura e anatocismo bancario, pur combattendo la buona battaglia contro gli istituiti di credito sul loro stesso terreno – quello dell’analisi dei dati a mezzo perizie econometriche – logico che, talvolta, in tribunale si possa anche perdere.
E continua: “Siamo gli unici a disporre di una polizza assicurativa ( con i ‘Lloyd’s di Londra) che copre costi e spese legali in caso di soccombenza, per chi si affida noi. Come dire, nella peggiore delle ipotesi abbiamo lavorato gratis. Avendo assistito, sinora, oltre 150mila italiani in crisi su più versanti, logico che non si possano fare miracoli. Per esempio, anche chi somministra giornalmente luce e gas a milioni di persone può ritrovarsi in seno qualche cliente insoddisfatto… Chi ha qualità, resta sul mercato e fa la differenza. E noi con loro, forti del passaparola dei clienti soddisfatti che portano il nostro buon nome all’evidenza di altre persone in difficoltà.
E sui crediti inesigibili fa una doverosa premessa: “Noi italiani abbiamo l’insuperato e triste primato di eccellere nel peggio, e far fatica nel meglio. Tra le varie stime autorevoli che ho letto di recente, ne cito una resa pubblicamente nota lo scorso dicembre: una ricerca elaborata in esclusiva per Formiche.net dal Centro Studi di First Cisl evidenzia – avendo preso in esame i bilanci a giugno 2017 di 32 gruppi bancari europei – rileva che siamo i primi nella classifica dei crediti deteriorati. Oltre 210 miliardi: quasi 10 volte più dei tedeschi, fermi invece a poco più di 25 miliardi. Fatto che conferma in maniera inopinabile il fallimento delle politiche bancarie in atto nel nostro Paese, confermando l’enorme livello di crisi paludosa e stagnante in cui giacciono gli italiani. Una soluzione efficace, di cui però nessuno parla mai abbastanza sui media, è la cosiddetta Legge ‘Salva-Suicidi’, altresì nota come Legge 3/2012. Uno strumento legislativo introdotto grazie all’intuito e l’intelligenza di Giorgio Napolitano, Presidente Emerito della Repubblica Italiana.
Ed ecco il modus operandi del centrostudi: “Come per i casi legati all’anatocismo e usura bancaria, effettuiamo preanalisi e altrettanti check-up gratuiti per verificare chi e se è in grado di poter ricevere correttamente assistenza su tali delicati versanti. Il nostro compito consiste nel risolvere problemi: nel non complicarli, come invece fanno tante presunte e improvvisate pseudo agenzie ‘risolvi-debiti’ di cui è piena la Rete, che inondano le caselle di posta elettronica degli italiani di assurde e inconsistenti newsletter s e dalle quali invito costantemente a diffidare e a star… debitamente – mi si perdoni il gioco di parole – lontani. Quello che conta, insomma, è individuare sempre correttamente e in maniera chiara chi possiede i requisiti idonei a ottenere una soluzione concre ta per uscire dai propri debiti. Proprio per questo, ripeto, SDL mette a disposizione di cittadini e imprese valutazioni preventive gratuite in tal senso. Coloro che possono adire le procedure di legge ottengono correttamente, quale risultato, la riabilitazione dalla cosiddetta ‘morte civile’ che impedisce di accedere al credito, avere sogni, fare progetti di vita personali e condivisi con chi ci è più caro, possedere beni mobili e immobili senza vivere con l’ansia di un pignoramento o di un’esecuzione. Che, in altre parole, equivale alla sconfitta della dignità, umana e professionale insieme. Di cui, spesso, gli autori diretti sono proprio le banche e il Fisco ingiusti”.