Incontro a Firenze con il rappresentante del Mir ed il suo candidato al Senato, Campinoti
FIRENZE. Il capolista per il Mir all senato Alessandro Campinoti è intervenuto assieme al prof.Gianpiero Samorì alla conferenza programmatica che si è svolta Venerdinella sala meeting messa a disposizione da la Villa “ La Vedetta”, Firenze. Per l’avvocato modenese si è trattato di esporre e approfondire, con gli intervenuti, il programma del Mir che è incentrato, come lui stesso ha detto, su “un nuovo approccio alla gestione della cosa pubblica, unica soluzione per cercare di risolvere la crisi che è nazionale e con la nazione unita va affrontata”. Successivamente il professor Samorì si poi detto certo della necessità di una serie di interventi riformatori volti da un lato a“ riattivare il circuito del credito alle imprese, spesso strozzate dall’impossibilità di esigere crediti pubblici” , ridare quindi “dignità al lavoro e defiscalizzarlo di almeno il dieci per cento” e abbattere i privilegi dei dirigenti e dei politici, dall’altro. E poi “rinnovare l’edilizia e investire su scuola e istruzione, considerati specchio della società del futuro”. Sono questi le caratteristiche principali del programma di Samorì che ha affermato: “Un popolo ignorante non può che essere manipolato”. Ma quello su cui ha focalizzato l’attenzione dei tanti è la sua voglia di rinnovamento, di presentarsi come altro, capace di pensare al futuro senza dimenticare il passato. Ha puntato dunque il dito sulle “spese pazze dello Stato per pagare le sue alte cariche” facendo riferimento al Quirinale “che costa quanto Buckingham palace e l’Eliseo messi insieme”, ma anche al capo della polizia che “prende uno stipendio molto più lauto del capo dell’Fbi americana”. Per Samorì lo Stato deve essere più sociale e moderno, al contrario di quello attuale, e deve avere “il coraggio di cambiare radicalmente e non sacrificare famiglie e aziende per salvare le banche”, ha dichiarato. “Servono atti straordinari per una crisi straordinaria, non dobbiamo avere paura di usare le riserve auree, ad esempio”. La platea si lascia dunque andare agli applausi. Per il futuro della Toscana, poi, auspica un intervento diretto dei cittadini, perché i politici, toscani e non, “sono vuoti, è gente che non ha mai lavorato e che non conosce le problematiche della gente comune.” Sul Monte Paschi di Siena invece ha detto che è vergognoso che una banca che ha ricevuto del danaro pubblico, paghi i suoi manager come se gli stessi lavorassero in regime di piena concorrenza. In America, Obama ha chiesto e ottenuto precise risposte sul management e sugli obiettivi da concordare con le banche salvate: “dopo di tutto si tratta di soldi del contribuente!” ha chiosato.
Particolarmente sentito, poi, l’intervento del candidato al senato Campinoti , secondo il quale con Samorì c’è un feeling particolare oltre “ che sulle idee soprattutto sul fare impresa e la capacità di coinvolgere tutti”. Campinoti, poi, si è detto entusiasta di partecipare a questa competizione sotto le insegne dei Moderati in Rivoluzione perché “la politica dei partiti tradizionali mi ha deluso, ha perso di credibilità dopo tanti anni in Parlamento e così pochi risultati” – sempre Campinoti – c’è l’esigenza di credere in un nuovo progetto, fatto di gente che viene dall’impegno civico e che ha il solo interesse di rovesciare come “un calzino” questa Italia in mano ai burocrati e banchieri … “