MONTERIGGIONI. “Io mi aspetto molto dalla Francigena, sia dal punto di vista culturale, ma anche da quello economico e occupazionale. La Regione Toscana continuerà ad investire su quest’antica strada che potrebbe portarci a nuove strade di crescita e di lavoro”. Con queste parole Enrico Rossi è intervenuto al Forum “L’Europa è qui – Francigena, tesoro europeo” svoltosi oggi ad Abbadia a Isola, organizzato dal Comune di Monteriggioni.. Tanti i contributi che si sono susseguiti nella giornata di lavori, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei 38 Comuni toscani attraversati dall’antica strada, delle associazioni delle francigene europee ed italiane.
La ricetta di Enrico Rossi per la Francigena. “Il turismo culturale – ha sottolineato Rossi – ha un valore economico legato al lavoro, che è la nostra principale preoccupazione. I 16 milioni investiti dalla Regione sulla Francigena sono un investimento che hanno dato lavoro a 360 persone circa. Nel 2014 sono stati circa 150mila i pellegrini rilevati dai pernottamenti. Un dato che, secondo l’Irpet, ha dato lavoro ad oltre 400 persone. E’ come se nel 2014 la Toscana avesse aperto un’azienda di medie – grandi dimensioni. Questi 150mila pellegrini hanno contribuito al Pil regionale per 24 milioni. Questi dati dimostrano che ci sono valori importanti alla base della riscoperta della via Francigena, di carattere spirituale, ma dobbiamo considerare anche quello che la Francigena può rappresentare come ‘asset’ economico della Regione. Se ci siamo riusciti è perché l’abbiamo inserito all’interno di un piano paesaggistico di tutela del territorio agricolo. Il consiglio regionale approverà presto, entro un mese, il piano del paesaggio che ha fatto discutere, ma è un elemento di svolta, anche per la Francigena. Si tratta di una scommessa sul futuro della Toscana, che daranno sempre più risultati anche sul piano economici. Dobbiamo fare un accordo di programma per la manutenzione, a metà con i Comuni. Continueremo ad investire alcuni milioni di euro per la sicurezza di alcuni tratti e dovremo comunicare molto che esiste questa strada e la si può percorrere”.
“Da anni l’Europa – ha dichiarato l’europarlamentare Silvia Costa – sta lavorando per una Francigena che arrivi fino a Gerusalemme. Il cammino è simbolo che può dare un messaggio di unione in un momento di grande lacerazione. La Toscana è saputa essere leader e questo le va riconosciuto. L’approccio di filiera dei Comuni,m che superano i campanilismi è molto importante. Gli itinerari sono un grande prodotto integrato che mette insieme cultura, natura e paesaggio. L’accordo tra consiglio d’Europa e commissione europea ha rilanciato la rete degli itinerari. Itinerari che oggi sono di nuovo dentro alla programmazione 2014 – 2020 dei fondi strutturali, in un’ottica non solo di recupero, ma anche di crescita e sviluppo. Tre giorni fa, poi è nato l’intergruppo culturale su itinerari e patrimoni culturale. Questo darà una spinta maggiore alla valorizzazione del turismo culturale. Tra poco uscirà un bando dedicato alla creazione di una rete europea di siti Unesco. Dal punto di vista pratico per la Francigena dovremo trovare forme di agevolazioni fiscali per chi è realmente pellegrino e animare il percorso. Abbiamo davvero una potenzialità enorme”.
“La Francigena è europea – ha detto Massimo Tedeschi, presidente Associazione europea via francigene (AEVF) – e questa è una caratteristica unica che si riflette nei valori di libertà e tolleranza del’Europa. La Francigena è dunque internazionale, ma anche intergenerazionale, è un luogo dove tutti possono camminare, al di là dell’età e anche al di là delle culture e delle religioni. Stiamo lavorando, tra l’altro, a una Francigena del sud che si sviluppi fino a Gerusalemme”.
“I luoghi significativi che esprimono un valore di civiltà e di storia – ha sottolineato Giacomo Bassi, presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco – sono quelli che diventano patrimonio dell’Umanità,. Credo, per questo, che la Francigena abbia queste caratteristiche. Come associazione siamo totalmente disponibili a sostenere la candidatura. Sarebbe il primo sito al mondo transnazionale. Anche se non fosse riconosciuta ‘per intero’ sarebbe già importante che alcuni tratti fossero riconosciuti, tra cui quello toscano”.
“Stiamo lavorando – ha dichiarato Sara Nocentini, assessore regionale a cultura e turismo – per trasformare la Francigena in un vero e proprio prodotto di turismo culturale, lento e sostenibile. La Regione Toscana ha investito 16 milioni nel piano operativo 2012 – 2014 dedicato alla Francigena. L’offerta turistica legata al tracciato bene si sposa con un’idea nuova di turismo verso la scoperta lenta di territori talvolta periferici, ma comunque segnati da valori storici e culturali. Un turismo ecosostenibile e culturalmente avanzato”.
“Il Ministro Franceschini – ha sottolineato Paolo Piacentini, del Ministero della cultura – punta molto sui cammini e sul turismo sostenibile, tanto che ha lanciato i primi Stati generali sul turismo sostenibile, che si svolgerà a Napoli il prossimo giugno. C’è una grossa volontà di rilanciare su questo settore. E’ necessario fare rete e trasmettere al ministero le esigenze reali dei territori. Sfruttiamo l’occasione di un Ministro che crede al turismo sostenibile”.