TORINO. Erano le ore 14.45 del 15 marzo 2017 – esattamente un anno fa – quando scompariva all’Ospedale ‘Mauriziano’, nel cuore del capoluogo piemontese, dopo un male improvviso e incurabile che l’ha spento in soli sette mesi, Bruno Poy.
Torinese di nascita ma vercellese d’adozione, è stato uno degli avvocati italiani più brillanti e preparati di sempre, universalmente riconosciuto competente punto di riferimento indiscusso in tutti gli ambiti del diritto. Attività, quella di legale, cui affiancava un’innata e intensa passione per la res publica sempre contraddistinta da scelte lungimiranti e pionieristiche. E’ stato tra i Fondatori del CCD e poi UDC con Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione e Michele Vietti, Sindaco per 15 anni a Palazzolo Vercellese e Assessore al Comune di Vercelli. A Torino era titolare di un prestigioso studio legale proprio nel cuore della centralissima Piazza San Carlo, nonché Presidente per un decennio della Sezione Piemontese dell’UNCI (Unione Nazionale Cooperative Italiane).
Così lo ricordano con affetto e riconoscenza due torinesi illustri. A cominciare da Cristiano Bilucaglia, già eletto ‘Imprenditore dell’Anno’ nel 2015, stimato ingegnere biomedico e informatico pluripremiato dalle associazioni di consumatori e ideatore di ‘ZERO’ (www.scelgozero.it), il primo social utility network della storia che azzera le bollette di proprietà di ‘uBroker Srl’ (www.ubroker.it), neonata milionaria Multiutilities Company torinese: “L’Avvocato Poy era un uomo di forte talento con una grande capacità di ascolto e altrettanto dono di sintesi nell’evidenziare, per ogni argomento, le cose e i punti importanti senza fronzoli e inutili tergiversazioni intorno alle questioni”. Per poi concludere: “E lo faceva in maniera saggia ed equilibrata, lontano da coinvolgimenti personali, con il massimo del garbo e della professionalità e di quel garbo d’altri tempi che lo hanno sempre contraddistinto”.
Gli fa eco Maurizio Scandurra, giornalista e scrittore, che di Bruno Poy è stato uno fra gli amici fraterni di sempre: “Una figura super partes, di profonda fede cristiana, legatissimo ai valori del territorio e a quelli che nella vita, come nel lavoro, fanno la differenza. Rispettoso di tutti senza mai giudicare nessuno, era un esempio di equilibrio, dedizione forense e grande attitudine al risultato, dotato com’era di una finissima e illuminata mente giuridica per la quale è stato il legale di molteplici personaggi di primo piano del nostro tempo. Amico dei poveri, degli ultimi, ha rinunciato anche a importanti parcelle quando si trattava di aiutare persone indigenti vittime di ingiustizia. Voglio ringraziare di cuore pubblicamente anche quel grande uomo di Dio che l’ha assistito con intensa preghiera e altrettanta vicinanza continue e costanti sino all’ultimo, il caro Don Adriano Gennari del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’, la Onlus di aiuto e assistenza a malati e bisognosi cui l’Avvocato Poy avrebbe voluto dedicarsi intensamente, se solo fosse guarito”, conclude Scandurra.