FIRENZE. La Regione Toscana conferma e rafforza il proprio impegno nel sostenere gli enti locali attivi nel contrasto alla criminalità organizzata, mettendo a disposizione nuovi fondi per la riqualificazione dei beni sottratti alle mafie.
La legge di bilancio 2024 ha infatti approvato lo stanziamento per un ulteriore triennio dei contributi regionali per la riqualificazione dei beni confiscati, a favore dei comuni interessati ad acquisire tali beni e restituirli alle comunità locali con rinnovate finalità istituzionali o sociali.
Finora, per il triennio 2022-2024, sono stati concessi a questo scopo contributi per un totale di 3.077.310,00 euro, a sette comuni toscani, per la riqualificazione di otto beni confiscati.
“Voglio ringraziare i comuni beneficiari dei contributi nello scorso triennio – afferma l’Assessore alle Infrastrutture digitali, rapporti con gli enti locali e sicurezza, Stefano Ciuoffo – per l’egregio lavoro svolto finora nel recupero e nella restituzione alla comunità del patrimonio sottratto alle mafie nei loro territori. Siamo orgogliosi di aver potuto offrire loro un sostegno concreto e ci auguriamo che altri comuni decidano di cogliere l’occasione per presentare la propria manifestazione di interesse nel nuovo triennio 2024-2026 e collaborare alla costruzione di un modello di sviluppo territoriale sostenibile e inclusivo”.
Al fine di accedere ai contributi regionali per il 2024, gli enti locali assegnatari di beni immobili confiscati potranno presentare, entro il 31 gennaio 2024, una dichiarazione di interesse alla Giunta regionale, evidenziando, tra le altre informazioni, l’utilizzo cui desiderano destinare il bene.
La Giunta regionale, con propria deliberazione, individuerà quindi gli interventi prioritari nell’ambito delle risorse disponibili e stipulerà con gli enti proponenti un accordo per disciplinare le modalità di assegnazione del contributo e di rendicontazione dell’intervento.
Potranno presentare la propria manifestazione di interesse al conseguimento del contributo soltanto i comuni già in possesso del decreto di assegnazione del bene da parte dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC).
Per le modalità di presentazione consultare https://www.