Ma gli affreschi all'interno, come stanno?
SAN GIMIGNANO – (s.f.) Nel giorno di San Valentino, a circa due mesi da quando fu montata, brilla ancora, per modo di dire, la cometa di Natale su una chiesa lasciata, all’apparenza, abbandonata a se stessa, se non si può parlare di incuria, è sempre disaffezione per un’opera d’arte. Cellulari con fotocamera e macchine fotografiche digitali, passione e delizia dei giornali, non danno più scampo a nessuno. La foto arriva in tempo reale a editori e lettori, e la verità diventa impietosa e senza possibilità di scuse. Resta lì, inconfutabile su quella lavagna che si chiama internet, per tantissimo tempo, quasi per sempre.
Come è il caso della foto scattata oggi, 14 febbraio (pubblicata sopra), della Chiesa di San Pietro in Forliano, meglio conosciuta, a San Gimignano, come la chiesetta di San Piero, come indica la strada che vi conduce. Dentro, chi c’è stato, ben pochi per l’esattezza, visto che è sempre chiusa almeno da mesi e mesi, racconta che vi siano splendidi affreschi, ma che, in realtà, sia ridotta ad una specie di magazzino. La neve, come si vede dalla stessa foto, è gelata sui gradini da giorni e giorni, ma nessuno si è preoccupato di spalare, nessuno, sempre dalla foto, sembra vi abbia camminato sopra, quindi nessuno ha aperto il portale. E gli affreschi dentro al freddo, al gelo e all’umido, come stanno, la soprintendenza che dice? Una cosa è certa, il tetto della chiesa è architettonicamente a capanna, quindi, qualcuno deve aver pensato, niente di meglio che una cometa di lampadine, anche se spente e fuori luogo, come fu per il primo alloggio di Gesù Bambino, anche se quella cometa fu un fenomeno astronomico.
Speriamo che prima di Pasqua qualcuno apra quella chiesa per far circolare almeno un po’ d’aria, prima che, insieme agli affreschi, ammuffisca anche la croce e la storia di questa opera d’arte.