FIRENZE. La Regione ha pubblicato il bando per la concessione dei contributi regionali per la redazione dei Piani operativi intercomunali per l’annualità 2024. Stabilisce le modalità di presentazione delle domande e di assegnazione dei contributi regionali, definendo i criteri di valutazione delle richieste di finanziamento.
I Piani operativi intercomunali sono strumenti di governo del territorio che riguardano più Comuni contigui per una pianificazione di area vasta. I Poi rappresentano la fase operativa successiva a quella che ha portato alla redazione dei Piani strutturali intercomunali che i Toscana hanno coinvolto 172 comuni (cioè oltre il 60% del totale), conseguendo l’obiettivo della formazione di 48 nuovi PSI (in luogo di 172 nuovi Piani Strutturali “tradizionali”) e, dunque, ottenendo semplificazione e risparmio di risorse pubbliche.
Al momento sono 41 i Comuni che hanno avviato adottato e approvato il Piano Operativo Intercomunale. Ciò porterà a definire un vero e proprio piano strategico regionale, che sarà un mosaico dei Piani Strutturali e Strutturali Intercomunali: una disciplina statutaria consolidata che sarà il riferimento delle prossime pianificazioni operative dei Comuni, in un sistema trasparente e semplificato.
Adesso i Comuni interessati hanno tempo fino al 30 settembre per presentare le domande con la richiesta di finanziamento. L’importo concedibile è pari 60.000 euro per raggruppamenti fino a tre comuni, a 100.000 euro per raggruppamenti fino a 5 comuni e a 140.000 euro per raggruppamenti con più di 5 comuni.
Il contributo regionale potrà raggiungere una percentuale massima del 60% a fronte del costo complessivo per la redazione del Piano Operativo Intercomunale dichiarato nella domanda.
Con questa ulteriore decisione, spiega l’assessore regionale all’urbanistica, la Regione intende incentivare la pianificazione d’area vasta, supportando gli Enti locali nel processo di pianificazione territoriale. A suo giudizio si tratta della logica conseguenza dell’applicazione della legge regionale 65 del 2014 che detta le norme per il governo del territorio, sottolineando come una delle principali finalità da perseguire sia quella di contrastare il consumo di suolo.