Vittime del salvabanche: "Seguiremo fino in fondo gli sviluppi giudiziari"
AREZZO. Dall’Associazione Vittime del salvabanche riceviamo e pubblichiamo.
“Dalle ispezioni di Banca d’Italia su Banca Etruria sono emerse cose che nessuna sentenza potrà mai cancellare:
1) C’è stato un intero management di delinquenti che ha sperperato soldi a destra ed a manca, per finire poi col fare pressioni sui dipendenti affinché vendessero ai correntisti ”tritolo in procinto di esplodere”.
2) Il “tritolo in procinto di esplodere” non è stato venduto a speculatori, finanzieri e grandi investitori, ma in modo scientifico ai correntisti che avevano in banca tutti i loro risparmi di una vita.
3) Negli ultimi 5 anni, consiglieri e sindaci hanno incassato oltre 14 Milioni di Euro, mentre la banca che loro gestivano accumulava perdite per quasi 300 milioni.
Ieri, al tribunale di Arezzo, si è svolta l’udienza nella quale sono stati riuniti quattro filoni d’inchiesta (bancarotta, liquidazione dell’ex-Dg Bronchi, responsabilità dei sindaci revisori): la prossima sarà il 26 ottobre prossimo.
Oltre alle ormai quasi scontate assoluzioni per tutti, ci aspettiamo a breve anche il processo di beatificazione di questi galantuomini.
Da parte nostra, ci limitiamo ad una promessa: torneremo presto a seguire con interesse la questione. Con grande interesse e dedizione. L’assoluzione di chi ha mandato in fallimento una banca e sul lastrico migliaia di risparmiatori sarebbe inaccettabile”.