In Consiglio regionale, presentato il programma di iniziative dell’Istituto per la valorizzazione delle abbazie storiche della Toscana. Primo evento ad Abbadia San Salvatore il 30 luglio
FIRENZE. Mettere al centro della Toscana le abbazie storiche di interesse culturale, di conservazione e di promozione turistica. Questo l’obiettivo dell’Istituto per la valorizzazione delle abbazie storiche della Toscana che questa mattina, a palazzo del Pegaso, ha presentato le iniziative dirette a far apprezzare quei luoghi che hanno un fascino, una storia e un’identità forte da preservare.
“Si tratta – ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani –di un’associazione capace di creare rete tra le abbazie storiche, elementi di peculiarità e di forza della Toscana nel Medioevo”. “Dietro la bellezza delle abbazie – ha aggiunto il presidente – si intravede un esercizio di potere, crescita, sviluppo e di relazioni dell’intera Toscana”. Il presidente ha poi concluso “la storia della Toscana è stata fatta nelle abbazie” e per questo ha ribadito l’importanza di comprendere “il ruolo che queste realtà ebbero dal X al XIV secolo”.
L’associazione delle abbazie storiche è nata nel 2016 a Torrita di Siena grazie a sette comuni del senese (Sovicille, Abbadia San Salvatore, Sarteano, Montepulciano, Chiusi, Asciano e Torrita) che hanno fatto sistema per recuperare quelle realtà, parti integranti di un territorio che custodisce monasteri o eremi risalenti al Medioevo.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche Paolo Tiezzi Maestri, presidente dell’Istituto valorizzazione abbazie storiche della Toscana e rappresentanti delle istituzioni locali.
Il 30 luglio, ad Abbadia San Salvatore, in occasione dell’anniversario della morte del beato Giovanni Colombini si terrà il primo incontro, organizzato dall’associazione, dal titolo “Il fuoco sacro dei Gesuati, le ragioni di una celebrazione”.