Conferenza stampa del presidente del Consiglio regionale: “Occasione da non perdere”. La ‘mappa’ degli impianti esistenti in Toscana per ospitare le varie discipline
FIRENZE.Una scommessa sul futuro che comincia dalla lettura dei giornali di oggi, da dove emerge “il clima di scetticismo che si vive a Roma ma anche l’indisponibilità di Milano, più che comprensibile dopo l’impegno dell’Expo”. Ed Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, ritiene “plausibile prospettare la candidatura di Firenze e della Toscana” per le Olimpiadi del 2024. “Il lavoro di Malagò ha creato un indubbio clima di simpatia tra coloro che decideranno nel 2017 sulla candidatura olimpica, e non ritengo che l’Italia possa perdere la prospettiva di una candidatura”. Aggiunge il presidente: “Il regolamento organizzativo identifica una sede per i Giochi consentendo di svolgerli in impianti che si trovino in luoghi raggiungibili nell’arco di due ore”. Tant’è che accanto a Roma si era parlato di svolgere alcune competizioni a Firenze e Napoli, raggiungili entro i tempi del regolamento grazie all’Alta velocità.
La proposta –“Dici Firenze, vedi Toscana” – mette in fila strutture e discipline per l’intera regione cominciando appunto dal capoluogo. Firenze “può utilizzare impianti già esistenti o comunque sui quali l’amministrazione ha già assunto impegni per i prossimi anni”, come lo stadio Artemio Franchi per l’atletica e l’area Mercafir per il calcio; e ci sono anche strutture “come il Mandela Forum, che potrebbe essere utilizzato per la pallavolo”. A Siena c’è il Palazzo dello Sport Mens Sana, “che per tanti anni ha visto i cestisti del Monte dei Paschi vincere titoli nazionali e continentali”; il grande lago di Bilancino, nella cornice del Mugello, “è stato utilizzato per anni per importanti appuntamenti internazionali di triathlon”; il palazzo dello sport di Livorno, coi suoi 8000 posti, “può ospitare la boxe, nella patria di Sandro Mazzinghi, e la lotta”. A Pisa “la grande tradizione schermistica”; tra Pisa, Livorno e lo scoglio della Meloria il nuoto di fondo in mare aperto “troverebbe una sede naturale di grande effetto”, come la vela tra Punta Ala e Castiglion della Pescaia, e gli eventi legati al windsurf al monte Argentario. In Versilia il beach volley da spiaggia “richiederebbe strutture provvisorie comunque di forte richiamo”; per il tiro con l’arco la città di Lucca, “la cui storica cinta muraria potrebbe evocare i tempi di un Medio Evo come in Toscana possono essere visti e apprezzati”. Con un “adeguamento e potenziamento della struttura” il palazzo dello sport di Maliseti a Prato si adatterebbe a ospitare la ginnastica artistica e ritmica; le strade della Val di Chiana e della Val d’Orcia “potrebbero ben ospitare il ciclismo, avendo come riferimento Arezzo”; a Rofia, nel comune di San Miniato, canoa e canottaggio.
“Capisco che questa prospettiva richiederà una mole consistente di investimenti – continua Giani – ma molti degli impianti già esistenti o comunque già attivi sono una base di partenza per l’adeguamento, e comunque poche regioni come la Toscana hanno le strutture ricettive necessarie per poter sostenere l’impegno di poter ospitare le Olimpiadi del 2024”.
Né manca, nelle parole del presidente, un riferimento alla storia: “Un grande uomo di sport, Giordano Goggioli, dopo l’alluvione di Firenze lanciò la candidatura di Firenze per le Olimpiadi del 1976; i titoli dei giornali di allora, come ‘Avanti per Firenze Olimpica’, testimoniano la credibilità che ebbe in quella fase la candidatura della città”. Dalla storia recente all’oggi: “Naturalmente ritengo che la candidatura di Roma sia adatta e sosterremo questa ipotesi– conclude Giani -; lavoreremo per Firenze e la Toscana solo dal momento che l’indisponibilità di Roma non permetta di dar seguito alla candidatura della capitale”.