La metà sono state gestite in autonomia dalla Centrale operativa toscana
FIRENZE. A un anno dalla completa adozione del numero unico di emergenza 112 in tutto il territorio della Toscana, sono circa 2,6 milioni le chiamate ricevute dal 9 dicembre 2020 al 29 aprile 2022: la metà di queste – ben 1,3 milioni – sono state gestite in autonomia dalla Centrale operativa toscana. La parte restante è stata inoltrata alle Centrali competenti di secondo livello: circa il 54 % all’Emergenza sanitaria, il 36% alle Forze dell’ordine, il 10% ai Vigili del fuoco, e oltre un migliaio alla Capitaneria di Porto.
“E’ un traguardo importante, raggiunto appena a un anno di attività dalla copertura del servizio 112 in ogni territorio della Toscana grazie alla stretta collaborazione tra tutti i soggetti direttamente coinvolti, che hanno saputo garantire, in tempi rapidi, aiuto, sostegno e supporto alle persone in difficoltà – commenta il presidente Eugenio Giani -. Il nuovo sistema di localizzazione dei cittadini toscani in situazione di emergenza e altri investimenti tecnico-informatici messi in campo, per favorire la più ampia possibilità di accesso al servizio, anche tenendo conto dei diversamente abili e degli utenti stranieri, rendono la nostra offerta di pronto intervento tra le più significative a livello europeo”.
“Oltre a promuovere l’esistenza e l’uso appropriato del numero unico europeo di emergenza 112, con ogni strumento possibile – afferma l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – sul fronte dell’accessibilità abbiamo attivato servizi mirati per i diversamente abili come il sistema ‘112 sordi’, che consente all’operatore del numero di emergenza di conoscere le specificità dell’utente prima ancora di rispondere al telefono. Forti dell’efficacia e dell’efficienza di risposta della Cur, frutto della già esistente stretta sinergia tra le varie Centrali operative, abbiamo prestato particolare attenzione alle delicate richieste di aiuto di persone esposte a reati di stalking o di violenze familiari, tramite tecniche particolari come le chiamate mute, via chat o le chiamate cifrate. Ringrazio tutti gli attori di questo straordinario servizio di pubblica utilità, che continueremo a potenziare”.
“Un fiore all’occhiello dell’intero territorio della Regione, il servizio 112 Nue rappresenta un modello di efficienza, di perfetto coordinamento tra le varie anime che sono comprese all’interno della centrale operativa – sottolinea il prefetto di Firenze Valerio Valenti -. Sono particolarmente soddisfatto dei risultati conseguiti grazie a professionalità di altissimo livello”.
“Il volume di attività attesta la Centrale Nue 112 Toscana come una delle centrali operative più grandi d’Italia. Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla costante integrazione e sinergia con il personale dell’emergenza sanitaria, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, ma anche grazie all’alta professionalità, all’impegno e alla dedizione di tutto il personale della Cur 112 – sottolinea Alessio Lubrani, direttore Nue 112 di Regione Toscana-.Tutto ciò ha consentito nei momenti di maggiore pressione di dare adeguata risposta ai cittadini toscani, ma anche a quelli di Marche e Umbria, poiché la centrale di Firenze può gestire le richieste provenienti anche da queste due Regioni in caso di iper afflusso sulla Centrale di Ancona, gemellata con la nostra”.
L’operatività della Centrale unica di risposta Nue 112 della Toscana, lo ricordiamo, ha avuto inizio il 9 dicembre 2020. I primi sei mesi sono stati caratterizzati da una progressiva migrazione dei distretti telefonici delle province della Regione verso la Centrale unica di risposta che ha avuto termine il 27 aprile 2021. Quotidianamente la Cur 112 serve un bacino di circa 4,5 milioni di utenti e gestisce anche oltre 9.000 chiamate sulle numerazioni di emergenza.