Fotografa il degrado e il pericolo di alcune zone
di giorgio mancini
MONTECATINI VdC. La “Società Civica” solleva alcuni dei problemi sull’attuale stato di Montecatini e delle frazioni, documentando quanto viene affermato con tanto di fotografie. Emanuele Giovannini, il coordinatore di questo nuovo soggetto politico che si prepara ad affrontare le amministrative di maggio, ricorda che “quando era sindaco Renzo Rossi, questi si impegnò per la valorizzazione turistica del complesso storico della Miniera di Montecatini e molti interventi importanti, da allora, sono stati realizzati. Ora, invece, dispiace assistere – critica Emanuele Giovannini – al fatto che la giunta Cerri abbia del tutto abbandonato la zona della Miniera, non riuscendo, oltretutto, a sfruttare turisticamente il patrimonio lasciato dai nostri nonni. Quello che si vede è chiaro: un degrado di un luogo che dovrebbe essere, invece, un fiore all’occhiello della Val di Cecina. Anche il complesso accanto all’oratorio di Santa Barbara è abbandonato, e il lago del Margone è stato lasciato al suo destino. Stessa sorte per il borgo di Buriano. La Società Civica ritiene che Montecatini, quindi i cittadini e il suo indotto, meritino di più, e propone di aumentare le sinergie con il Consorzio Turistico e la Pro Volterra, città conosciuta in tutto il mondo e dirimpettaia di Montecatini, per promuovere il turismo a visitare la Miniera di Caporciano, che deve essere inserita nei pacchetti turistici insieme alla Pinacoteca o al Museo della Geotermia e di altri comuni turistici di province limitrofe. Imbarazzante – continua Giovannini – è anche lo stato di degrado della pericolante ringhiera nel parcheggio della scuola media. Occorre più presenza nel capoluogo e nelle frazioni. Cosa che l’amministrazione Cerri, su questo, è stata alquanto deludente”. La Società Civica, inoltre, si chiede come mai, da anni, siano fermi i lavori alla ex scuola elementare di via Roma, quando il programma elettorale della lista Pd, che ha eletto la giunta Cerri, prevedeva che quella scuola fosse trasformata in luogo sociale, con cinque appartamenti per persone autosufficienti e locali per il nuovo ambulatorio medico.