Si impicca un padre di famiglia disperato
Di giorgio mancini
MONTECATINI VdC (Pisa) – A 43 anni decide di farla finita, esasperato dal fatto di non riuscire più a trovare lavoro. G. C., un montecatinese, che abitava nel centro, ha deciso di impiccarsi nella stanza del rimessaggio degli attrezzi, in fondo al suo orto. Lascia la moglie e due figlie, una maggiorenne e un’altra di pochi anni. La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di ieri, 13 gennaio, tra le 17,30 e le 18,30. L’uomo era scomparso da casa ma, inizialmente, nessuno poteva presagire il suo gesto, i familiari avevano pensato che fosse in paese. Poi, la sorella, recatasi nella stanza nell’orto, ha fatto la tragica e macabra scoperta. Dato subito l’allarme, è giunta anche la moglie sconvolta e i fratelli dell’uomo, ma non c’era più nulla da fare. Sono intervenuti la polizia municipale di Montecatini e i carabinieri della stazione di Ponteginori e, quest’ultimi, hanno proceduto alle formalità di rito, ma sembrerebbe che non ci siano dubbi sulla dinamica del triste evento, tanto da non dover procedere a particolari indagini. Non sarebbe stato trovato, al momento, nessuna lettera o messaggio.
L’uomo, nato nel 1968, aveva perduto il lavoro dopo che l’azienda, dove lavorava, era fallita. Poi, era riuscito solamente a trovare lavori di fortuna e, questo stato di cose, aveva creato, probabilmente, stress e depressione, per non poter dare alla sua famiglia tutto quanto avrebbe voluto, anzi, si sentiva come un peso a carico.
In paese, chi lo conosceva, ha raccontato che nei giorni scorsi si sarebbe recato anche in Comune per far presente la sua situazione e, come succede in questi casi, in un piccolo paese, dove tutti si conoscono, ci si domanda se si fosse potuto capire la tragedia che viveva da solo questa persona, in un momento che i suicidi, per mancanza di lavoro e di grave crisi economica, stanno diventando un segnale forte che dovrebbe far riflettere, non solo la società, ma quella “casta” tanto invisa dal popolo onesto. Certa immoralità scandalosa, rilanciata da tutti i media, in contrasto con la povertà e il disagio, è il “mandante” di questi suicidi.