di Giorgio Mancini
MONTECATINI VdC (Pisa). Un altro milione di euro per consolidare la rupe di San Marco, la collina su cui si innalza il borgo medievale del castello di Montecatini, è giunto all’amministrazione comunale. Soddisfazione da parte del sindaco Sandro Cerri e dell’assessore Sergio Nanni che, in modo particolare, ha sempre tenuto i contatti con il ministero, seguendo la gravità del problema. I due amministratori ringraziano Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, “per aver fatto proprio – come sottolineano Cerri e Nanni – un problema così grande, ma, al tempo stesso, di un Comune così piccolo. Anche due dirigenti ministeriali avevano capito, fin dallo scorso anno, il problema in cui ci si stava dibattendo Montecatini, il dottor Mauro Luciani e l’ingegnere Marco Lupo. Bisognava intervenire economicamente e tecnicamente, ma in fretta. Avevano quindi inserito per la firma, nel decreto per l’attuazione del “2° Piano annuale per la mitigazione del rischio idrogeologico”, dell’allora ministro Alfonso Pecoraro Scanio, anche la collina di Montecatini. Era la fine di dicembre dello scorso anno: si trattò – ricordano il sindaco e l’assessore – di un vero regalo natalizio tanto atteso, quanto insperato. I lavori partirono subito, erano stati stanziati 905mila euro”.
Tutto era cominciato esattamente tre anni fa, quando un movimento franoso della collina di San Marco, sottostante il cassero del Castello, aveva creato non poco allarme, tanto da bloccare anche il progetto della zona sottostante, che prevedeva il completamento urbanistico di categoria B 3. Erano caduti alcuni massi e si segnalò una frattura in un blocco di selagite, la roccia locale su sui si erge il borgo con la sua torre, visibile da tutta la Valdicecina. L’amministrazione comunale interessò immediatamente la Regione, la Provincia di Pisa e la Comunità Montana. Con il primo stanziamento iniziarono i lavori di pulizia della sterpaglia, poi il disgaggio e la messa in opera di reti e barriere paramassi ricoperte in pietra, con la regimazione delle acque di superficie.
Con questo nuovo stanziamento, a fondo perduto, sarà dato incarico, con una assegnazione ordinaria, al proseguo dei lavori, rispettosi della sicurezza e dell’ambiente. “Per il Comune, da solo – sottolinea il sindaco Sandro Cerri – sarebbe stato impossibile questo tipo di intervento. Ora si potrà completare anche il piano urbanistico sottostante”.