Mugnai (FI): "Situazione insostenibile e gravemente irregolare"
FIRENZE. «Mancano tutti i bilanci consuntivi 2013 delle aziende sanitarie e ospedaliere del sistema sanitario toscano. E’ una situazione insostenibile e gravemente irregolare sulla quale non accettiamo scuse sul ritardo nelle ripartizioni AIFA, dal momento che in altre regioni come l’Emilia Romagna i bilanci risultano tutti regolarmente adottati e approvati, e i payback della farmaceutica contabilizzati»: l’attacco parte dal vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (FI) che solo ieri aveva denunciato l’assenza del bilancio di esercizio 2013 di Estav Sud Est, la cui adozione era attesa per il 15 aprile scorso secondo l’articolo 108 della legge regionale 40/2005 che poi ne prevede la trasmissione entro il 30 del mese alla giunta regionale, che lo deve approvare entro il 31 maggio. La stessa scadenza è imposta alle Asl e alle aziende ospedaliere qualche articolo più in là (il 123). E Mugnai si è incuriosito ed è andato a scartabellare. Risultato orrifico: non c’è nemmeno mezzo bilancio.
«Coi consuntivi – resoconta Mugnai – la Toscana è ferma al 2012. Alla faccia delle medaglie autoappuntate sul petto della giunta quanto a certificazione, equilibrio, contabilità in ordine e proclami del genere. Fanfaronate, a quanto dimostrano i fatti».
«Coi consuntivi – resoconta Mugnai – la Toscana è ferma al 2012. Alla faccia delle medaglie autoappuntate sul petto della giunta quanto a certificazione, equilibrio, contabilità in ordine e proclami del genere. Fanfaronate, a quanto dimostrano i fatti».
Il vicepresidente della Commissione sanità, però, si era applicato per essere clemente: «Dalla delibera di giunta del 4 agosto scorso n. 698 che assegna risorse a Ispo, Fondazione Monasterio e Estav per la mobilità infraregionale con l’intento espresso di consentire la chiusura dei loro bilanci d’esercizio – spiega – si apprende che a quella data “non è stato ancora possibile procedere con l’assegnazione finale delle risorse finanziarie alle Aziende Sanitarie, in quanto, in sede di prima applicazione, non è stato ancora ripartito da parte dell’A.I.F.A, il finanziamento alle Regioni, di competenza 2013, relativo al rimborso da parte delle Aziende Farmaceutiche, del 50% dello sfondamento dei tetti relativi alla spesa farmaceutica ospedaliera”, il cosiddetto payback».
Mugnai si era domandato se non fosse quello, il problema, nel qual caso però esso doveva inibire anche l’adozione e approvazione dei bilanci Asl delle altre Regioni. Dunque ha verificato: «In Emilia-Romagna, ho potuto constatare che i bilanci di esercizio 2013 delle aziende sanitarie e ospedaliere sono stati tutti approvati nei tempi di legge, e il payback risulta contabilizzato. Il guaio, dunque, è tutto toscano e non ci sono scuse. Il ritardo va ormai sui sei mesi, e mi domando quale programmazione sanitaria si renda possibile senza né un Piano sanitario, né la contabilità aggiornata. Su questo ho già presentato un’interrogazione, e sono piuttosto sconcertato».
Mugnai si era domandato se non fosse quello, il problema, nel qual caso però esso doveva inibire anche l’adozione e approvazione dei bilanci Asl delle altre Regioni. Dunque ha verificato: «In Emilia-Romagna, ho potuto constatare che i bilanci di esercizio 2013 delle aziende sanitarie e ospedaliere sono stati tutti approvati nei tempi di legge, e il payback risulta contabilizzato. Il guaio, dunque, è tutto toscano e non ci sono scuse. Il ritardo va ormai sui sei mesi, e mi domando quale programmazione sanitaria si renda possibile senza né un Piano sanitario, né la contabilità aggiornata. Su questo ho già presentato un’interrogazione, e sono piuttosto sconcertato».