Appuntamento a Firenzea Firenze nel workshop “Disturbi Specifici di Apprendimento e percorsi universitari”
FIRENZE. Inclusiva e sempre più accessibile anche agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento. E’ l’Università del presente e del futuro di cui si parlerà giovedì 26 maggio a Firenze nel workshop “Disturbi Specifici di Apprendimento e percorsi universitari” al quale interverranno la prof.ssa Lucia Bigozzi – Università di Firenze, il prof. Giacomo Stella – Università di Modena e Reggio Emilia, la dott.ssa Valentina Campanella – direttore SOS Dislessia e Centro Dedalo e il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana dott.Lauro Mengheri.
L’incontro in programma alle 15.00 presso il Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria (Via dell’Oriuolo 24) è uno degli appuntamenti inseriti nella Settimana di eventi “Accessibilità, Istruzione e Diritti. L’Università per l’inclusione” organizzata dall’Università di Firenze in collaborazione con l’Università di Siena con il patrocinio del Comune di Firenze e il sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e sarà un’occasione importante per riflettere insieme a studiosi del settore, associazioni e studenti sulle linee guida e le proposte di buone pratiche per costruire una didattica per tutti e adatta a tutte le esigenze specifiche. L’incontro inizierà con l’intervento della prof.ssa Lucia Bigozzi – Università di Firenze sul tema “La dislessia nei ragazzi e nei giovani adulti”, seguirà l’intervento di Valentina Campanella sul tema “Il patto con l’Università”, concluderà l’incontro il prof. Giacomo Stella che affronterà da varie angolazioni il tema della Dislessia all’interno dell’Università. “Ci confronteremo sulle sinergie da mettere in campo per la costruzione di percorsi didattici universitari personalizzati adatti alle esigenze dei ragazzi con una diagnosi di DSA ma non solo – ha spiegato Valentina Campanella – parleremo anche di formazione dei docenti e di strumenti utili alla comprensione della dislessia che in età adulta – quindi nei ragazzi che sono già all’Università o che la inizieranno presto – è una realtà ancora poco conosciuta”.