di Tobia Bondesan
SIENA. Dal 1973, quando sui palchi di Perugia si alternavano formazioni come i Weather Report, la Sun Ra Orchestra, o personaggi come dee dee Bridgewater, sono passati molti anni, ma il festival, giunto alla sua trentasettesima edizione, continua ad essere un’attrazione per tutta la penisola, attirando migliaia di visitatori ed appassionati.
Nel cuore suggestivo della città di Perugia, si è potuto scorgere, dal nove al diciotto luglio, musica ad ogni angolo, a partire dalle cartoline in vendita alle edicole, ai musicisti per strada, ai disegnatori che per l’occasione immortalano grandi jazzisti sulla pietra serena. Poi i palchi: citando solo i più grandi, gratis per tutti, quelli dei Giardini Carducci e quelli di Piazza 4 Novembre, dove per quasi tutto il giorno si alternano formazioni affini alle sonorità del jazz: blues, soul, funky, etc…
Per gli spettatori paganti la spettacolare arena santa Giuliana, che ospita i big e il palco del teatro Morlacchi, che propone tutte le sere, nell’atmosfera tutta particolare della mezzanotte, concerti di grandissimi nomi del jazz (Roy Hargrove, Ron Carter, Stefano Bollani, Enrico Rava, Birèli lagrène).
Insomma, il pubblico italiano appassionato di jazz riprende fiato soltanto oggi dopo la chiusura del sipario di una delle più grandi vetrine internazionali, Umbria Jazz, che anche quest’anno non ha deluso le aspettative dei cultori della musica nera, ospitando artisti come Marcus Miller, The Manhattan Tranfer, Chick Corea con Roy Haynes, Christian McBride e Kenny Garrett, Pat Metheney, Sonny Rollins, Herbie Hancock, Ron Carter, Tony Bennett, Massimo Moriconi, Renato Sellani, Stefano Bollani, Enrico Rava, Rosario Giuliani, Gabriele Mirabassi, Roy Hargrove, Tom Harrell e Dado Moroni, Pietro Tonolo e molti, molti altri.
Ma sarà soltanto per poco. Infatti decine di festival e seminari grandi e piccoli si vanno affermando in Italia, con la partecipazione di artisti nostrani ed internazionali.
È così che si apre la lunga estate italiana del jazz: si parte proprio qui da casa nostra, dove la fondazione Siena Jazz ha in mente grandi progetti per i seminari 2010, che stanno per iniziare, per spaziare dal nord al sud del bel Paese: Otranto jazz Festival, Tuscia in jazz, Roma jazz’s cool, I suoni delle dolomiti, Luglio suona bene (Roma),
Gray Cat, Nuoro, Jazz & Wine in Montalcino, Palmi jazz festival, sono soltanto pochi dei festival e seminari che si svolgono tra luglio ed agosto.
Prossimo appuntamento il 24 luglio per il concerto di apertura dei seminari senesi di musica jazz, organizzati dalla Fondazione Siena jazz, in Piazza del Campo, con l’orchestra InJAm.
SIENA. Dal 1973, quando sui palchi di Perugia si alternavano formazioni come i Weather Report, la Sun Ra Orchestra, o personaggi come dee dee Bridgewater, sono passati molti anni, ma il festival, giunto alla sua trentasettesima edizione, continua ad essere un’attrazione per tutta la penisola, attirando migliaia di visitatori ed appassionati.
Nel cuore suggestivo della città di Perugia, si è potuto scorgere, dal nove al diciotto luglio, musica ad ogni angolo, a partire dalle cartoline in vendita alle edicole, ai musicisti per strada, ai disegnatori che per l’occasione immortalano grandi jazzisti sulla pietra serena. Poi i palchi: citando solo i più grandi, gratis per tutti, quelli dei Giardini Carducci e quelli di Piazza 4 Novembre, dove per quasi tutto il giorno si alternano formazioni affini alle sonorità del jazz: blues, soul, funky, etc…
Per gli spettatori paganti la spettacolare arena santa Giuliana, che ospita i big e il palco del teatro Morlacchi, che propone tutte le sere, nell’atmosfera tutta particolare della mezzanotte, concerti di grandissimi nomi del jazz (Roy Hargrove, Ron Carter, Stefano Bollani, Enrico Rava, Birèli lagrène).
Insomma, il pubblico italiano appassionato di jazz riprende fiato soltanto oggi dopo la chiusura del sipario di una delle più grandi vetrine internazionali, Umbria Jazz, che anche quest’anno non ha deluso le aspettative dei cultori della musica nera, ospitando artisti come Marcus Miller, The Manhattan Tranfer, Chick Corea con Roy Haynes, Christian McBride e Kenny Garrett, Pat Metheney, Sonny Rollins, Herbie Hancock, Ron Carter, Tony Bennett, Massimo Moriconi, Renato Sellani, Stefano Bollani, Enrico Rava, Rosario Giuliani, Gabriele Mirabassi, Roy Hargrove, Tom Harrell e Dado Moroni, Pietro Tonolo e molti, molti altri.
Ma sarà soltanto per poco. Infatti decine di festival e seminari grandi e piccoli si vanno affermando in Italia, con la partecipazione di artisti nostrani ed internazionali.
È così che si apre la lunga estate italiana del jazz: si parte proprio qui da casa nostra, dove la fondazione Siena Jazz ha in mente grandi progetti per i seminari 2010, che stanno per iniziare, per spaziare dal nord al sud del bel Paese: Otranto jazz Festival, Tuscia in jazz, Roma jazz’s cool, I suoni delle dolomiti, Luglio suona bene (Roma),
Gray Cat, Nuoro, Jazz & Wine in Montalcino, Palmi jazz festival, sono soltanto pochi dei festival e seminari che si svolgono tra luglio ed agosto.
Prossimo appuntamento il 24 luglio per il concerto di apertura dei seminari senesi di musica jazz, organizzati dalla Fondazione Siena jazz, in Piazza del Campo, con l’orchestra InJAm.