FIRENZE. “L’osservatorio sperimentale che è stato condotto nel Circondario Empolese Valdelsa, è un’ottima iniziativa per mettere insieme dati tecnici, gestionali e territoriali e valutare la qualità dei servizi. Applicare questo modello alla nostra regione, sarebbe sicuramente auspicabile per avere un sistema di riferimento per la valutazione dei nostri servizi. Questo è infatti un aspetto della legge regionale sui servizi pubblici che ci ha trovato d’accordo, come associazione di categoria fino dall’inizio. Per quanto riguarda la legge potrebbe dunque esser approvata ma con qualche correzione alla luce del nuovo decreto nazionale, per dare ulteriore stabilità al quadro giuridico e soprattutto per promuovere in modo concreto politiche industriali di settore.”
Questo in sintesi il messaggio lanciato da Alfredo De Girolamo, presidente Cispel Confservizi Toscana (l’associazione regionale delle aziende di servizio pubblico) intervenuto stamani al Convegno organizzato dalla Regione Toscana dove è stato annunciata la volontà da parte della Regione di approvare la legge regionale sui servizi pubblici.
“Non serve una legge “manifesto”. – Ha commentato De Girolamo – Ma serve soprattutto che la legge promuova una vera politica industriale, attraverso il sostegno agli investimenti, attraverso incentivi alle aggregazioni, attraverso la promozione di innovazione tecnologica, attraverso un programma per la formazione dei lavoratori. Questo è quello che serve per completare l’ammodernamento del sistema toscano dei servizi che è grandemente maturato in questi anni e che adesso deve consolidare i risultati ottenuti ma certamente porsi nuovi obiettivi di crescita e di efficienza, non solo per il sistema economico toscano ma anche per la qualità del servizio offerto quotidianamente ai cittadini.”
“Mi auguro – ha auspicato De Girolamo – che nella legge vi sia una chiara esplicitazione della possibilità per gli enti locali di scegliere fra gara per la concessione e gara per il partner in tutti i settori anche nella gestione dei rifiuti e nella distribuzione di gas, potrebbe riaprire i termini per la quotazione in Borsa e definire a scala regionale alcune scelte in materia tariffaria, come è stato fatto dalla Regione Emilia Romagna, soprattutto in tema di tutela delle fasce deboli.”
Commentando il recente decreto legge 135 del 25 settembre 2009, De Girolamo ha spiegato: “Questa norma legittima le scelte di politica industriale che sono state portate avanti in questi anni dai Comuni toscani: nel comparto idrico infatti, gli affidamenti a spa miste si possono considerare confermati fino alla loro naturale scadenza, essendo state costituite con la scelta del partner con gara ad evidenza pubblica, nel settore della distribuzione di gas si continua ad applicare la normativa di settore che prevede le sole gare per l’affidamento del servizio, nel settore dei rifiuti la nuova normativa si incrocia con la legge regionale che prevede l’affidamento da parte di 3 ato ad un gestore unico per ato. La nuova normativa nazionale potrà condizionare: l’individuazione delle “salvaguardie” sui contratti in essere, la forma del nuovo affidamento. Nel settore dei trasporti in teoria oggi è possibile sostituire alla gara per la concessione, procedura già avviata in Toscana 5 anni fa, l’affidamento a spa mista con gara per la scelta del partner.” Ha concluso De Girolamo.