Montemagni: "Il fatto è che bisognava, da parte delle Istituzioni, tassativamente evitare di "costringere" gli esercenti a chiedere un aiuto alla clientela"
FIRENZE. “Almeno a sentire il Codacons-afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega-sembra che alcuni esercizi commerciali, anche in Toscana, stiano facendo pagare ai clienti una sorta di “tassa Covid-19” “In pratica-prosegue il Consigliere-sarebbe una specie di contributo richiesto per andare a coprire, seppur molto parzialmente, le perdite subite in questi mesi di chiusura e le spese sostenute per la riapertura; oneri che, peraltro, continueranno ad esserci per un periodo di tempo indeterminato.” “A prescindere dalla liceità della cosa-precisa l’esponente leghista-ci vogliamo mettere nei panni di chi rischia seriamente di chiudere la propria attività, non avendo avuto, dopo anni di gravose tasse e balzelli vari costantemente pagati, un aiuto concreto e sollecito da parte di Stato e Regione?” “Facile dire riaprite pure-sottolinea la rappresentante del Carroccio-se, poi, si abbandonano al loro triste destino migliaia di negozianti e piccole imprese che per non avere ulteriori costi, hanno deciso, ad oggi, addirittura di non alzare la saracinesca.” “Il fatto è-conclude il Consigliere-che bisognava, da parte delle Istituzioni, tassativamente evitare di “costringere” gli esercenti a chiedere un aiuto alla clientela; l’utente può aiutare l’economia locale, andando dal parrucchiere o al ristorante, ma sono altri che dovrebbero farsi carico di supportare adeguatamente, vista l’emergenza, chi vede il baratro, purtroppo, davvero ad un passo.”