A chiederlo sono Sarti e Fattori di Toscana a Sinistra
FIRENZE. “È indispensabile pensare a una fase 2 anche per l’infanzia e l’adolescenza concordata con virologi, pedagogisti, pediatri e psicologi. L’isolamento dal mondo della scuola, dagli amici e dal tessuto sociale può causare danni irreparabili per bambini e ragazzi: dobbiamo individuare soluzioni diverse dal semplice isolamento domiciliare”. Ad affermarlo è Paolo Sarti, pediatra e consigliere regionale di Toscana a sinistra, che in una mozione sottoscritta insieme al capogruppo Tommaso Fattori ha chiesto alla Giunta di costituire una task-force specifica per il settore delle istituzioni educative, mettendo assieme le competenze di pedagogisti, psicologi dell’età evolutiva, pediatri, tecnici dell’apprendimento, esperti di politica scolastica, e ovviamente virologi.
“Finora le misure del governo non hanno tenuto in considerazione le necessità dei più giovani. L’isolamento prolungato rischia di comprometterne la salute e il benessere, dalle alterazioni del ritmo sonno-veglia alle scorrette abitudini alimentari, fino all’abuso di tecnologie – hanno spiegato Sarti e Fattori -. Elaborare strategie per la fase 2 dell’infanzia e dell’adolescenza significa dare risposte adeguate ai bisogni di bambini, ragazzi e adolescenti, e anche a sostegno dei genitori e delle famiglie”.
Fare le mosse giuste vuol dire garantirci un futuro – precisa l’atto di indirizzo di Toscana a sinistra – poiché gli alunni sono circa 8 milioni, gli insegnanti poco meno di un milione, i genitori circa 11 milioni, cifre enormi che riguardano il nostro futuro perché le generazioni che oggi sono a scuola sono quelle che dovranno gestire il Paese.
“La segregazione ha effetti estremamente negativi per il benessere fisico, mentale e sociale di bambini e adolescenti – hanno aggiunto Sarti e Fattori – e la didattica a distanza, come ha spiegato anche la Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Toscana Camilla Bianchi, può essere soltanto una misura temporanea giustificata dall’emergenza, che pone serie problematiche in relazione alle differenti fasce d’età ed evidenzia disparità economiche e sociali”. “Inoltre – hanno concluso i consiglieri regionali di Toscana a sinistra – la chiusura prolungata delle scuole sta provocando disagi significativi alle famiglie che hanno dovuto completamente riorganizzarsi. Disagi che si accentueranno quando inizierà la fase 2 necessaria per far ripartire l’economia, perché molti genitori dovranno tornare al lavoro”.