Il documento programmatico stilato al termine della Conferenza Toscana
FIRENZE. Migliorare e potenziare la presenza dei professionisti sanitari nel mondo accademico e nel dialogo con le istituzioni. E’ questo il punto centrale della Conferenza tenutasi nelle scorse settimane a livello regionale organizzata dal Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie della Azienda USL Toscana Centro.
Un dialogo importante quello tenuto tra i professionisti sanitari, le istituzioni politiche e universitarie regionali per ragionare su alcuni punti critici riguardo alla delicata questione della proposta accademica per quanto concerne le professioni sanitarie. Tra le criticità identificate un ruolo centrale è stato identificato nella assenza di rappresentanza di figure professionali tecnico sanitarie ai tavoli di lavoro dei corsi di Laurea. Da qui la proposta di introduzione di deroghe per permettere di individuare rappresentanti appartenenti alle relative classi di laurea, ai fini di una più ampia partecipazione ai tavoli programmatici e decisionali dei percorsi formativi a supporto degli organi istituzionali che prevedono il coinvolgimento dei soli accademici/incardinati.
È emersa inoltre l’importanza di rafforzare sinergie tra ricerca e formazione, attraverso una maggiore partecipazione attiva a progetti di ricerca specifici. Attualmente sono presenti ridotte opportunità di accesso a tali attività, è fondamentale invece che i DPTS contribuiscano a incrementare le competenze e le opportunità di partecipazione a progetti di ricerca specifici, riconoscendo l’interdipendenza tra formazione e ricerca. Questo permetterà un maggiore accesso alle carriere universitarie e conseguentemente un incremento di partecipazione ai processi formativi e decisionali all’interno dei percorsi di laurea.
La conferenza ha evidenziato la necessità di un approccio collaborativo e innovativo per affrontare le criticità e sfruttare le opportunità di miglioramento nel campo delle professioni tecniche sanitarie. La realizzazione di queste proposte richiede un dialogo continuo e costruttivo tra Regione, Università, Aziende Sanitarie, Ordini professionali e i diretti interessati, con l’obiettivo di costruire un sistema più inclusivo, rappresentativo ed efficiente per tutti i professionisti del settore
“E’ stata una giornata di profonde riflessioni e di importanti confronti tra rappresentanti di tutte o quasi le istituzioni preposte e dedicate al sistema salute della nostra Regione – afferma il presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Siena Massimo Ferrandi – Sono state evidenziate e poste all’attenzione anche dei circa 250 operatori sanitari presenti le criticità attuali della sanità Toscana, sulla scarsa identificazione e rappresentanza delle professioni sanitarie, sulla preparazione e formazione degli operatori sanitari, sul complesso e difficoltoso ruolo delle tre università Toscane e sulle difficoltà della ricerca destinata alle professioni sanitarie e non ultima ma forse la più importante tra le questioni affrontate che è la scarsa attrattività per i giovani nel diventare professionisti sanitari. Nella discussione e nelle Tavole Rotonde successive sono state sviluppate una serie di proposte che speriamo possano ottenere accoglimento e seguito da parte dei decisori politici e istituzionali”.