SIENA. Le carte sono probabilmente il gioco da tavolo più conosciuto e diffuso al mondo. In ogni continente troviamo diversi tipi di mazzi e diversi giochi di carte. Solitamente le carte sono in forma rettangolare, anche se in realtà se ne trovano di diversa foggia. In India ve ne sono addirittura di rotonde. In genere, la loro dimensione è legata a ovvie esigenze di buona maneggevolezza. Le carte si prestano generalmente ad essere tenute comodamente in mano. Normalmente vengono realizzate in cartoncino, in carta plastificata o in plastica. Ogni carta si distingue per un fronte particolare, che la identifica, e un retro che è identico per tutte le carte dello stesso mazzo. Sono tantissimi i giochi di carte al mondo, tanto che è praticamente impossibile elencarli tutti. Le carte non sono solo un gioco, ma anche uno degli strumenti più amati dagli illusionisti, dagli occultisti e dai collezionisti.
L’origine delle carte da gioco è piuttosto incerta. Secondo alcuni studiosi le prime testimonianze scritte sulla diffusione delle carte risalgono all’invenzione della carta stesse. Il periodo di riferimento è quindi la Cina del X secolo. In questo contesto pare che le carte venissero sia scambiate come carta moneta, che utilizzate come gioco. Queste banconote erano divise in tre differenti semi e contraddistinte da diversi ideogrammi numerali, dal 2 al 9.
Nel corso dei secoli le carte si sono diffuse in tutto il mondo. È molto difficile delineare in modo chiaro e definito come le carte da gioco siano giunte in Europa. Le teorie sono molte, e diversissime tra loro. Secondo alcuni è stato Marco Polo a importare le carte, una volta tornato dal Catai. Molto più plausibilmente sono stati i contatti degli europei con i mercanti arabi durante ad aver contribuito alla diffusione delle carte in Europa.
Intorno al XV secolo, nel Vecchio Continente sono apparsi numerosi mazzi di carte. Questi molto spesso venivano dedicati alle famiglie regnanti dell’epoca. In Italia ci fu un grandissimo proliferare di giochi di carte e di tarocchi. Ancora oggi possiamo notare una grande varietà di mazzi di carte in ogni regione del nostro paese. In Italia sono molto diffuse le carte di tipo spagnolo, in particolare nel Meridione. Queste sono divise in coppe, bastoni, spade e denari. Nell’Italia del Nord Ovest, partendo dalla Toscana, passando per Genova, Milano e il Piemonte, invece, si gioca principalmente con le carte in stile francese. Le carte francesi hanno come semi picche, cuori, quadri e fiori. Solitamente queste vengono utilizzate nel gioco del blackjack, nel poker, nel bridge, nella scala quaranta, e non solo.
Le carte da gioco toscane sono quindi di stile francese. In Toscana i quadri prendono il nome di “mattoni”. Il mazzo è composto da un totale di 40 carte. Le carte hanno i seguenti valori: Asso, 2, 3, 4, 5, 6, 7, fante (o gobbo), donna e re (o regio). In alcuni giochi, tuttavia, nella scala il fante può avere più valore della donna. Le figure sono rappresentate nella loro interezza, contornate da una linea, il disegno si distingue per una particolare cura del dettaglio. Nello specifico le carte da gioco fiorentine hanno una dimensione maggiore rispetto al mazzo toscano, pur essendo uguali nella rappresentazione delle figure. Le carte più largamente diffuse in Toscana misurano 58 × 88 mm, mentre le carte fiorentine misurano 67 × 101 mm.
Alcuni documenti ci attestano che i fiorentini giocavano a carte già nel 1377. Lo Statuto comunale dell’epoca vi faceva esplicitamente riferimento. Possiamo consultare documenti del Catasto di Firenze, risalenti al 1430, che ci testimoniano già l’attività di un “cartaro”. Si tratta di Antonio di Giovanni di Ser Francesco, produttore di matrici lignee utilizzate per stampare carte da gioco e santini religiosi.
Un altro gioco di carte molto interessante che si diffuse in Toscana nel XVI secolo è quello dei “Germini”. Secoli dopo prenderà anche il nome di “Minchiate”. Si tratta di un mazzo composto da 97 carte, divise in 56 carte di semi e 41 trionfi. I trionfi sono delle carte che riportano sul fronte immagini molto suggestive e fortemente simboliche. Sono le carte che tipicamente troviamo in un mazzo di tarocchi. Queste carte si prestano a giochi molto appassionanti e complessi, nonché alla cartomanzia. Queste carte rappresentano infatti un vero e proprio universo di simboli che corrisponde a tanti diversi significati. Diventa possibile infatti interpretare certe simbologie su vari livelli. Vi ritroviamo geometrie e numerologie molto complesse, richiami all’antica sapienza della kabbalah e a numerosi motivi alchemici. Le carte sono un gioco molto comune e molto diffuso. Potrebbero sembrare un semplice passatempo come molti altri, ma hanno un grande valore antropologico. Sono infatti il frutto di una stratificazione culturale secolare, con un grande portato storico, che non smette di affascinare studiosi e giocatori.