Sono 147 le realtà nuove potenziali beneficiarie. Rosignoli e Veneri: “Prima Regione a farlo”
FIRENZE. “Le rievocazioni storiche in Toscana sono parte della cultura diffusa che animano questa regione tramandandone i fatti importanti, storico-politici ma anche popolari. È stato quindi giusto e quasi naturale estendere la possibilità di contribuire alla realizzazione di queste manifestazioni con uno strumento tanto utile come l’art bonus regionale. La Toscana è la prima regione a farlo ed è segno della continua attenzione su questo”. Esprimono così la loro soddisfazione i consiglieri regionali Elena Rosignoli (Pd) e Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia) membri della Commissione Cultura e del Comitato per la valorizzazione delle Associazioni e delle Manifestazioni di Rievocazione e Ricostruzione Storica della Regione Toscana in merito all’approvazione da parte del Consiglio regionale di una modifica alla legge regionale 18/2017 che istituiva il cosiddetto Art Bonus regionale attraverso agevolazioni fiscali per il sostegno della cultura e la valorizzazione del paesaggio in Toscana.
“Il lavoro svolto in questi anni nel Comitato delle realtà che organizzano manifestazioni che parlano della storia e delle storia della Toscana e dei toscani – affermano Rosignoli e Veneri – fa comprendere quanto siano importanti gli avvenimenti che in epoche diverse hanno rappresentato momenti da ricordare per comunità piccole o grandi. Non solo il Palio di Siena o lo Scoppio del carro a Firenze, ma anche tanti gruppi di sbandieratori e feste per il patrono del proprio paese. In Toscana c’è un Elenco delle associazioni di rievocazione storica della Toscana che ne conta ben 147: sono 25 in Provincia di Arezzo, 36 nella città metropolitana di Firenze, 13 a Grosseto, 8 a Lucca, ne abbiamo 7 in ciascuna delle province di Livorno, Massa Carrara, Prato e Siena, 16 a Pisa e 13 in quella di Pistoia. Questa possibilità di incentivo al finanziamento favorirà il mantenimento della memoria collettiva”.
“La modifica alla normativa sull’Art Bonus regionale – spiegano i Consiglieri – prevede, tra le altre cose l’innalzamento gli sgravi Irap dal 40% al 60% per le aziende che intendano sostenre progetti culturali e paesaggistici; oltre a ampliare la platea dei soggetti beneficiari vi è anche quello dei progetti finanziabili inserendo fra questi gli studi di fattibilità propedeutici ai progetti di paesaggio e i progetti di realizzazione di manifestazioni di rievocazione storica”.