Giovane carabiniere difende moglie, proprietà e diritti dei cittadini
di giorgio mancini
MONTECATINI VdC – Vanno per rubare, ma restano “bastonati” dal padrone di casa, un carabiniere. Tre malviventi, a volto scoperto, nella notte tra lunedì e martedì, hanno tentato l’ennesimo furto, ma il padrone di casa, insospettito dai rumori, è uscito fuori e, per la sua pronta reazione, li ha anche inseguiti con una pala e messi in fuga. Brutta sorpresa per i ladri che si sono recati, intorno alle ore 21, in via Sant’Antonio, in pieno centro di Montecatini e, presa di mira un’ abitazione terra tetto, pensando di riuscire ad entrare mentre i componenti della famiglia erano magari a cena o a guardare la televisione, tentare di portare a compimento il furto. Ma avevano fatto male i loro calcoli. Il carabiniere, che vive con la giovane moglie, appena sentiti degli strani rumori, insospettito, è uscito subito fuori e, accortosi di cosa si stava trattando, ha avuto una reazione fulminea. Presa una pala del giardinetto, si è lanciato contro i malviventi rincorrendoli. I ladri, sorpresi dalla reazione dell’uomo, si sono dati alla fuga su un suv nero, risultato poi essere un Toyota raw 4 rubato a Palaia, sempre in provincia di Pisa. Il carabiniere, durante l’inseguimento, è riuscito a prendere parzialmente anche alcuni numeri della targa, che ha subito trasmesso ai colleghi del comando stazione di Ponteginori e alla compagnia di Volterra, che sono intervenuti. Le ricerche hanno portato al ritrovamento dell’auto, che era stata imboscata in località Gello. La notizia del tentato furto si è subito sparsa per il paese, dal momento che, in questo ultimo periodo, si sono già registrati altri due furti andati a segno a Ponteginori, un altro non portato a termine sola la scorsa settimana, e ancora un altro a Montecatini. Intanto, continuano le indagine. Due cose sono certe: i malviventi, avendo agito a volto scoperto, denotano che non sono del luogo e, quindi, non hanno paura di essere riconosciuti. Gli investigatori pensano che si tratti di bande bene organizzate, che prendono di mira una località e colpiscono sempre alle stesse ore. Rubano le auto o i mezzi più idonei per compiere i furti in altri paesi, poi “operano” per un periodo in quel luogo, per poi sparire. La seconda cosa farebbe pensare che non studiano molto attentamente le abitazioni da colpire e quest’ultimo caso lo dimostrerebbe. Cercare di entrare in casa di un carabiniere non è sembrato molto saggio. I montecatinesi e i ponteginorini cominciano ad essere preoccupati per il susseguirsi di questi reati che, però, sembra non siano i soli. Come le aggressioni alla persona o altri come la “truffa dello specchietto”. Forse, si chiedono in molti, installare delle telecamere sarebbe opportuno, inizialmente ne potrebbero bastarene due: una a Montecatini e una a Ponteginori. In fondo, le strade principale sono solo due, e poter avere sotto controllo il traffico funzionerebbe da deterrente, come per questo ultimo atto delittuoso, e come aiuto successivo per aiutare ad individuare i delinquenti.
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