
POMARANCE (PISA). Cambia completamente la geografia politica della Val di Cecina: le liste civiche vincono a Volterra, Pomarance e Castelnuovo di Val di Cecina. Dopo oltre sessant'anni di amministrazioni di sinistra e centrosinistra, per la prima volta gli elettori di questi tre Comuni della provincia di Pisa hanno espresso un voto diverso, inaspettato e di portata storica. Nonostante alle elezioni provinciali il candidato del Partito Democratico Pieroni sia stato riconfermato al primo turno, anche con i voti di questi territori, l'elettorato della Valdicecina, tradizionalmente di sinistra, ha preferito affidare la guida dei Comuni a liste diverse da quelle di area PD.
Marco Buselli, candidato sindaco della lista civica 'Uniti per Volterra', ha battuto a sorpresa la favorita Rosa dello Sbarba e la sua lista 'Città Aperta', espressione del Partito Democratico. Buselli ha ottenuto il 39,8 % dei voti, contro il 37,4 % di Dello Sbarba; mentre la lista civica di centrodestra ('Il Popolo per Volterra') ha ottenuto l'11,8 % e quella della 'Sinistra per Volterra' (promossa da Rifondazione Comunista) ha raggiunto l'11 %. Il neo sindaco della città etrusca è un giovane infermiere che insieme al suo schieramento, un vero e proprio 'movimento civico', è riuscito probabilmente a capitalizzare il malcontento di molti volterrani causato dalla diminuzione di servizi per la popolazione. Forse l'elettorato di sinistra si è diviso tra Rosa dello Sbarba (PD) e Danilo Cucini (Rifondazione Comunista), ma è anche possibile che molti abbiano scelto di cambiare non votando la lista del Partito Democratico perchè attribuiscono al sindaco uscente Cesare Bartaloni, e alla sua amministrazione targata PD, la responsabilità di non essersi opposti ai tagli dei servizi.
A Pomarance Loris Martignoni, candidato della lista civica 'Insieme per cambiare', batte il sindaco uscente Maurizio Maggi, candidato per la 'Lista Civica Unione Democratica', sostenuta dal PD. Martignoni ha ottenuto il 42,05 % dei consensi, contro il 39,33 % di Maggi; Luigi Cerri candidato di Rifondazione Comunista ha ricevuto l'11,82 %, mentre Paolo Bellini, candidato sindaco per la lista civica 'Comunità Attiva' ha raggiunto il 6,78 %. Nel Comune di Pomarance la novità è duplice: è la prima amministrazione eletta non di sinistra o centrosinistra, ma è anche la prima volta che il sindaco non proviene da Pomarance, bensì da Montecerboli, una delle sue numerose piccole frazioni. Il neo sindaco Martignoni ha parlato di “un risultato sperato e agognato, ma che ha sorpreso anche noi, sia per come è maturato sia perchè i numeri prima delle elezioni erano assolutamente impraticabili”. “Essendo cambiata l'intera geografia politica della Valdicecina – ha proseguito – per noi sarà molto più facile lavorare. Sicuramente le composizioni di forza all'interno della Comunità Montana, del Co.Svi.G., eccetera, cambieranno. Anche a seguito del nostro nome 'Insieme per Cambiare', noi vogliamo veramente cambiare il modo di amministrare, vogliamo essere sui problemi, prevenire le difficoltà, essere vicini ai nostri cittadini, sentire i loro bisogni e trasformarli in possibilità di governo”.
Alberto Ferrini, candidato della lista 'Alternativa per il Comune', è il nuovo sindaco di Castelnuovo Val di Cecina. La sua lista civica di centrodestra ha ottenuto, infatti, il 51,4 % dei voti, contro il 39,2 % della lista 'Centrosinistra per Castelnuovo', che candidava Marcello Mazzinghi; mentre Rodolfo Marconcini per Rifondazione Comunista ha raggiunto il 9,3 %. Il neo eletto Ferrini, militante del Popolo della Libertà, ha commentato l'esito delle votazioni affermando che “si tratta di risultato politico; è la prima volta che la sinistra nel suo complesso ottiene un risultato inferiore al 50 %”. “Questo risultato – ha proseguito – completa un quadro di cambiamento generale che si è verificato in tutta la zona, non soltanto in Valdicecina, ma anche in altri Comuni limitrofi a Castelnuovo, poiché anche a Monterotondo Marittimo, in provincia di Grosseto, ha vinto una lista civica, così come a Casole d'Elsa in Provincia di Siena. C'è un'intera zona che cambia, che volta pagina”. “Credo – ha concluso Ferrini – che il motivo di uno spostamento di voti così massiccio sia da ricercare nel declino economico e nella grossa crisi che attanaglia da circa 15-20 anni questo territorio e dove non ci sono state delle proposte alternative da parte delle amministrazioni che si sono succedute”. Per quanto riguarda lo spostamento di voti a Castelnuovo, il tema dell'immigrazione, particolarmente sentito dalla popolazione da quando negli ultimi anni è aumentata la presenza di cittadini stranieri nel Comune, potrebbe essere stato uno de fattori che ha spinto l'elettorato a scegliere Ferrini.
Marco Buselli, candidato sindaco della lista civica 'Uniti per Volterra', ha battuto a sorpresa la favorita Rosa dello Sbarba e la sua lista 'Città Aperta', espressione del Partito Democratico. Buselli ha ottenuto il 39,8 % dei voti, contro il 37,4 % di Dello Sbarba; mentre la lista civica di centrodestra ('Il Popolo per Volterra') ha ottenuto l'11,8 % e quella della 'Sinistra per Volterra' (promossa da Rifondazione Comunista) ha raggiunto l'11 %. Il neo sindaco della città etrusca è un giovane infermiere che insieme al suo schieramento, un vero e proprio 'movimento civico', è riuscito probabilmente a capitalizzare il malcontento di molti volterrani causato dalla diminuzione di servizi per la popolazione. Forse l'elettorato di sinistra si è diviso tra Rosa dello Sbarba (PD) e Danilo Cucini (Rifondazione Comunista), ma è anche possibile che molti abbiano scelto di cambiare non votando la lista del Partito Democratico perchè attribuiscono al sindaco uscente Cesare Bartaloni, e alla sua amministrazione targata PD, la responsabilità di non essersi opposti ai tagli dei servizi.
A Pomarance Loris Martignoni, candidato della lista civica 'Insieme per cambiare', batte il sindaco uscente Maurizio Maggi, candidato per la 'Lista Civica Unione Democratica', sostenuta dal PD. Martignoni ha ottenuto il 42,05 % dei consensi, contro il 39,33 % di Maggi; Luigi Cerri candidato di Rifondazione Comunista ha ricevuto l'11,82 %, mentre Paolo Bellini, candidato sindaco per la lista civica 'Comunità Attiva' ha raggiunto il 6,78 %. Nel Comune di Pomarance la novità è duplice: è la prima amministrazione eletta non di sinistra o centrosinistra, ma è anche la prima volta che il sindaco non proviene da Pomarance, bensì da Montecerboli, una delle sue numerose piccole frazioni. Il neo sindaco Martignoni ha parlato di “un risultato sperato e agognato, ma che ha sorpreso anche noi, sia per come è maturato sia perchè i numeri prima delle elezioni erano assolutamente impraticabili”. “Essendo cambiata l'intera geografia politica della Valdicecina – ha proseguito – per noi sarà molto più facile lavorare. Sicuramente le composizioni di forza all'interno della Comunità Montana, del Co.Svi.G., eccetera, cambieranno. Anche a seguito del nostro nome 'Insieme per Cambiare', noi vogliamo veramente cambiare il modo di amministrare, vogliamo essere sui problemi, prevenire le difficoltà, essere vicini ai nostri cittadini, sentire i loro bisogni e trasformarli in possibilità di governo”.
Alberto Ferrini, candidato della lista 'Alternativa per il Comune', è il nuovo sindaco di Castelnuovo Val di Cecina. La sua lista civica di centrodestra ha ottenuto, infatti, il 51,4 % dei voti, contro il 39,2 % della lista 'Centrosinistra per Castelnuovo', che candidava Marcello Mazzinghi; mentre Rodolfo Marconcini per Rifondazione Comunista ha raggiunto il 9,3 %. Il neo eletto Ferrini, militante del Popolo della Libertà, ha commentato l'esito delle votazioni affermando che “si tratta di risultato politico; è la prima volta che la sinistra nel suo complesso ottiene un risultato inferiore al 50 %”. “Questo risultato – ha proseguito – completa un quadro di cambiamento generale che si è verificato in tutta la zona, non soltanto in Valdicecina, ma anche in altri Comuni limitrofi a Castelnuovo, poiché anche a Monterotondo Marittimo, in provincia di Grosseto, ha vinto una lista civica, così come a Casole d'Elsa in Provincia di Siena. C'è un'intera zona che cambia, che volta pagina”. “Credo – ha concluso Ferrini – che il motivo di uno spostamento di voti così massiccio sia da ricercare nel declino economico e nella grossa crisi che attanaglia da circa 15-20 anni questo territorio e dove non ci sono state delle proposte alternative da parte delle amministrazioni che si sono succedute”. Per quanto riguarda lo spostamento di voti a Castelnuovo, il tema dell'immigrazione, particolarmente sentito dalla popolazione da quando negli ultimi anni è aumentata la presenza di cittadini stranieri nel Comune, potrebbe essere stato uno de fattori che ha spinto l'elettorato a scegliere Ferrini.