"Portare la mia opera qui a Torre del Lago, nel luogo natale dell’opera pucciniana, dove ogni cosa è intrisa dell’anima di Puccini, è una sorta di provocazione pensata con l’ambizione di fare da trait d’union tra tradizione e modernità, modernità che possa avvicinare al mondo dell’opera anche il pubblico dei giovani.”
L’opera di Lucio Dalla è ormai entrata nella storia dello spettacolo italiano. Dal suo debutto, il 23 ottobre 2003, “Tosca” si è arricchita di nuove tensioni poetiche e musicali che hanno meglio definito i contorni di un lavoro unico, oggi unanimemente apprezzato da pubblico e critica. Questa sublime opera di Dalla (“che con la Tosca pucciniana ha in comune solo il fatto di essere un capolavoro” come ha scritto in più occasioni la critica italiana ed estera) è stata rappresentata nei più grandi palasport italiani (Torino, Milano, Bologna, Firenze, Trieste e Napoli), davanti ad un pubblico di oltre 150.000 spettatori, ed ha trionfato al Festival di Klagenfurt, dove è rimasta in scena per quasi un mese facendo registrare il tutto esaurito con oltre 40.000 spettatori.
Ma c’è di più: “Tosca”, sull’onda dello straordinario successo riscosso in Europa, è stata rappresentata per la prima volta nel settembre 2005 all’Arena di Verona.
Non poteva dunque mancare Torre del Lago, il luogo natale dell’opera classica pucciniana: qui è come se arrivasse finalmente a “casa”, in una sorta di provocazione che potrebbe apparire eccessiva ma che in realtà vuole avere l’ambizione di essere un punto di incontro tra la genesi e la modernità. Nel teatro in riva al lago Tosca sarà inoltre proposta con una formula originale perché la partitura sarà eseguita per la prima volta dal vivo con l’orchestra del Festival Puccini.
Tra Broadway e la Scala, tra la Royal Albert Hall e il Metropolitan , tra Las Vegas e Le Cirque Du Soleil si muove idealmente questa “Tosca” ora opera lirica, ora commedia, ora balletto moderno, ora musical, ora circo acrobatico, ora teatro: un vero e proprio kolossal. Dalle coreografie che vanno dal saggio ginnico a uno sdrammatizzante tip tap ballato attorno a Scarpìa; ai costumi di Giorgio Armani che oscillano tra la Roma papalina e la modernità di una dissacrante biancheria intima indossata da suore e preti scatenati in una danza liberatoria alla notizia della morte (presunta) di Napoleone; ai pannelli mobili alti come palazzi, scenografie rotanti che sono dei veri e propri capolavori di ingegneria, pedane, ascensori, effetti speciali di luci, ombre, silhouette, cieli, stelle, lune, proiezioni di spazi iperreali che se non fossimo a teatro penseresti essere solo una elaborazione del computer. E poi ci sono le musiche di Lucio Dalla, scritte in stato di grazia (dalle melodie struggenti dei duetti alle partiture orchestrali in pieno stile “Ziegfield Follies”). Risultato: un colpo di scena, pardon, di teatro, dopo l’altro. Emozioni che rivivremo dal 27 al 29 agosto al Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago.
Oltre 200.000 spettatori dal suo debutto in sole 10 tappe
132 le repliche italiane
Un trionfo assoluto in Austria
Un’opera COLOSSALE
IMPIANTI di riproduzione sonora ULTRAMODERNI
PROIEZIONI MULTIMEDIALI spettacolari
Una SFIDA globale, assoluta, estrema