Solidarietà a Corleone dalla vicepresidente della Regione Barni. Raccolta di firme per Volterra già oltre quota duemila
FIRENZE. Si chiude oggi (20 giugno) lo sciopero della fame, intrapreso da Franco Corleone a sostegno della “Campagna di civiltà. Qualcosa si muove” per ottenere risposte a richieste importanti per la qualità della vita nelle carceri toscane. “Il provveditore dell’amministrazione penitenziaria Antonio Fullone – ha detto Corleone – ha assicurato una risposta ufficiale in tempi brevi per quanto riguarda l’apertura della seconda cucina a Sollicciano e di quella di alta sicurezza a Livorno e per la data di apertura dei servizi igienici ristrutturati della sezione femminile dell’istituto di Pisa”.
Corleone ricorda che “tra gli obiettivi di questa prima fase e tra gli impegni da mantenere subito, senza ulteriori ritardi” ci sono quello del Teatro stabile di Volterra, riguardo al quale il garante ha chiesto un tavolo di confronto tra tutti i soggetti che hanno responsabilità. Su questo capitolo, si ricorda che le firme sulla petizione sono arrivate a 2080 https://www.change.org/p/garante-dirittidetenuti-consiglio-regione-toscana-it-costruiamo-il-teatro-stabile-nella-fortezza-di-volterra e si segnalano un’interrogazione alla Camera dei deputati dell’onorevole Susanna Cenni e un’interrogazione della consigliera regionale Irene Galletti.
Solidarietà al garante è stata espressa dalla vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni. “La vicepresidente – ha detto Corleone – mi ha comunicato di aver avuto un colloquio con il sovrintendente dei beni arcihitettonici di Pisa, che ha mostrato disponibilità all’esame dei progetti e ad una positiva soluzione”.
Nei prossimi giorni saranno illustrate le nuove iniziative su questa campagna.