Nel migliore dei casi, può finire in gabbia
di giorgio mancini
MONTECATINI VdC – Una lettera anonima, con lo pseudonimo “Un ponteginorino doc”, inviata ad un settimanale di Volterra e stranamente pubblicata, insinuava seri dubbi sulla qualità dell’acqua prelevata da un pozzo. Ora, quanto scritto e pubblicato su quella testata, viene smentito dalle analisi e il corvo viene così sbugiardato. Chi è il corvo, un mitomane o una marionetta politica? Ma, soprattutto, chi voleva colpire? L’unico nome che il grafomane cita con ironia insinuante, è quello di Alberto Fiorini, persona molto stimata, oltre ad essere il vicesindaco di Montecatini con delega ai servizi idrici, ponendo domande pesantemente insinuanti sugli esami di laboratorio inerenti l’acqua e chiedendo se lui stesso l’avesse “assaggiata”. La risposta di Alberto Fiorini era stata precisa: le analisi erano perfettamente a norma. L‘acqua prelevata da quel pozzo, che era servito a rifornire, tramite autobotti, le reti idriche di Volterra e Pomarance, era potabilissima. Anche nel consiglio comunale di Montecatini Val di Cecina si era parlato di questo allarmismo, visto che le voci incontrollate continuavano a circolare. Il corvo affermava che quel pozzo era stato perforato sotto una discarica. Le analisi giunte dall’Asa confermano che l’uomo di Ponteginori si era inventato tutto. Se verrà scoperto, potrebbe rischiare anche un’azione giudiziaria per procurato allarme, diffamazione, calunnia o altro. E Alberto Fiorini e la società che gestisce l’acquedotto potrebbero chiedere, al “ponteginorino doc”, anche i danni in sede civile. L’anonimo ha un nome e un cognome, forse un politicante? La “notizia” era stata messa in giro ad arte? Era programmata? Il corvo ha agito da solo? Ora, se partiranno le denunce, rischia di essere “spennato”.
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