Giornata nazionale dell'alta formazione: il programma degli eventi presentato in Regione
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FIRENZE. Il mondo della formazione accademica musicale “scende in campo” e fa fronte comune per chiedere il riconoscimento del valore sociale e culturale dell’alta formazione musicale. Sabato 13 febbraio, e per tutto il mese, i 4 istituti musicali toscani: il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze e gli istituti musicali Pietro Mascagni di Livorno, Luigi Boccherini di Lucca e Rinaldo Franci di Siena, insieme ai 54 Conservatori statali e ai 19 non statali del Paese, aderiscono alla “Giornata nazionale dell’alta formazione”, organizzando un ricco programma di concerti e momenti di riflessione e sensibilizzazione sullo stato del sistema nazionale dell’alta formazione artistica e musicale. La giornata di protesta e di proposta – decisa dall’assemblea congiunta dalle conferenze nazionali dei Conservatori statali e non statali che, nei giorni scorsi, si è riunita a Roma nella sede del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – è stata presentata oggi, mercoledì 10 febbraio a Firenze, durante una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati in Piazza del Duomo, a cui hanno preso parte: Monica Barni, vicepresidente e assessore regionale all’università e ricerca; Anna Carli, presidente dell’Istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci di Siena; Paolo Zampini, direttore del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze; Marco Luise, presidente dell’Istituto Mascagni di Livorno e Fabrizio Papi, direttore dell’Istituto Luigi Boccherini di Lucca.
Una mozione unanime per garantire qualità e sviluppo dell’offerta musicale. Sabato 13 febbraio in tutti gli istituti musicali del territorio nazionale si terranno iniziative, concerti, performance e attività musicali. Per la prima volta insieme presidenti, direttori e studenti dei Conservatori statali e non statali hanno votato all’unanimità una mozione per chiedere maggiore attenzione verso il sistema dell’alta formazione musicale e artistica, per garantire ai giovani e al Paese la necessaria qualità formativa e l’ulteriore sviluppo del sistema didattico musicale. Nel testo, licenziato dall’assemblea congiunta, viene sollecitata la completa attuazione della riforma del sistema di alta formazione artistico-musicale, attesa ormai da oltre 16 anni (la legge di riforma del settore del 1999 è ancora in itinere), e vengono richiesti in particolare, entro il 2016, un nuovo sistema di reclutamento, l’ordinamento di tutti i corsi di studio, la statalizzazione degli istituti musicali e l’incremento delle risorse.
“Gli eventi in programma sabato 13 febbraio in tutto il Paese sono la testimonianza dell’unità e della collaborazione messa in campo, per la prima volta, dagli istituti musicali statali e non statali – ha detto Anna Carli, presidente dell’istituto superiore di studi musicali “Rinaldo Franci” di Siena – E’ una presa di posizione unitaria che ha permesso all’intero mondo della formazione musicale accademica di organizzare una giornata di sensibilizzazione rispetto al valore sociale e culturale della musica. Il Franci, nell’ambito del sistema toscano, grazie al sostegno della Regione e del Comune di Siena, è riuscito a garantire qualità e sviluppo all’insegnamento della musica, con numeri in crescita per quanto riguarda gli studenti iscritti, i corsi attivati e i concerti organizzati, frutto del talento dei ragazzi e della passione dei docenti. Ma, in un quadro di incertezza normativa e di cambiamenti negli assetti istituzionali, la riforma non è più rimandabile. Una richiesta che si unisce alla necessità di incrementare le risorse nazionali, ordinare i corsi di studio e concludere il processo di statizzazione”.
Il sistema AFAM musicale in sintesi. Sono 77 gli istituti di alta formazione musicale in Italia. Si tratta di 54 Conservatori statali (più 4 sedi staccate), 19 Conservatori non statali (ex Istituti Pareggiati) e 4 istituti accreditati. Il sistema dell’alta formazione musicale conta su 50 mila studenti, di cui il 10% stranieri (più del doppio del dato dell’Università) e ogni anno sono oltre 6 mila i diplomati. Gli istituti musicali oltre a occuparsi di formazione organizzano eventi, performance e concerti per un totale di 7 mila iniziative all’anno sul territorio nazionale. Il sistema dell’ Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica conta su 6 mila docenti e su 1.500 personale amministrativo e ausiliario.
Il sistema di formazione toscano della Musica. In Toscana ci sono quattro Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM): tre non statali (ex-Pareggiati) e uno statale. I 4 istituti sono: il Conservatorio statale Luigi Cherubini di Firenze e i Conservatori non statali Pietro Mascagni di Livorno, Luigi Boccherini di Lucca e Rinaldo Franci di Siena. Guardando ai numeri, per l’anno accademico 2014/2015 gli studenti iscritti sono stati 2289, i docenti 206 e i 4 istituti regionali hanno organizzato 517 eventi pubblici. La Toscana è una regione nella quale il sistema dell’alta formazione musicale è distribuito sul territorio con una dislocazione geografica favorevole anche a quelle province che non possiedono un presidio didattico. Ne consegue che vi è circa un istituto ogni 920.000 abitanti e che le province sprovviste del presidio, possono contare sulla presenza degli istituti musicali per soddisfare la richiesta di formazione musicale.