Il free-jazz sembra avere già nel dna l'enzima del nuovo

EMPOLI. Lunedì 1 novembre alle 21.15 presso l’Auditorium Palazzo Pretorio in Piazza Farinata degli Uberti ad Empoli si terrà il concerto del William Parker Trio, composto da Daniele Malvisi al sassofono, Alessandro Giachero al pianoforte e William Parker al contrabbasso. Il progetto, che nasce in quartetto con il grande percussionista Hamid Drake, questa volta si presenta in trio, e propone un tornado di sensazioni ed emozioni, colpi di scena e colori cangianti. Quando si parla di William Parker, musicista leader di numerose e diverse formazioni – dai senior Ed Blackwell, Don Cherry, Bill Dixon, Milford Graves, Billy Higgins, Sunny Murray, al più giovane Matthew Shipp – non si può non tenere presente che si pronuncia il nome di una vera istituzione, un uomo che costituisce un lucente anello di congiunzione tra passato e futuro. Il suo merito è quello di fonderli insieme, sintetizzandoli nell’originalità e guardando con un occhio alle esigenze sociali e politiche delle persone e dei popoli, mai perdendo il gusto e il divertimento di fare musica, di fare arte. Lo stesso contrabbassista mette bene a fuoco la sua idea con queste poche parole: “Un pensiero musicale, artistico, culturale e sociale, calato profondamente nella complessità del reale, privo di qualsivoglia sfibratura estetizzante”.
Il free-jazz (quello vero) che vede Parker incredibile interprete protagonista sembra avere già nel dna l’enzima del nuovo, della crescita, del cambio di orizzonte, della visione latitudinale della cultura e conservare nel sangue i segni delle evoluzioni passate. Lunedì Parker avrà al suo fianco Daniele Malvisi, eclettico sassofonista da sempre aperto alla contaminazione di arti, generi e culture (suona e lavora stabilmente con tutto il gotha del jazz nostrano ed internazionale, tra cui si citano – in ordine casuale – Danilo Rea, Paolo Fresu e Gabin Dabirè) e Alessandro Giachero, giovane pianista e compositore dal curriculum sempre in crescita. Un lungo live set giocato sui toni del vero interplay, con un’indole variopinta e colorata che dal jazz sfiora il rock, l’afro ed il caraibico. Le tonalità sfumeranno senza soluzione di continuità, passando da momenti più intimi a cascate sonore travolgenti. Una grande fonderia, un ricco paniere di diverse sapienze. Assolutamente da non perdere.

Il free-jazz (quello vero) che vede Parker incredibile interprete protagonista sembra avere già nel dna l’enzima del nuovo, della crescita, del cambio di orizzonte, della visione latitudinale della cultura e conservare nel sangue i segni delle evoluzioni passate. Lunedì Parker avrà al suo fianco Daniele Malvisi, eclettico sassofonista da sempre aperto alla contaminazione di arti, generi e culture (suona e lavora stabilmente con tutto il gotha del jazz nostrano ed internazionale, tra cui si citano – in ordine casuale – Danilo Rea, Paolo Fresu e Gabin Dabirè) e Alessandro Giachero, giovane pianista e compositore dal curriculum sempre in crescita. Un lungo live set giocato sui toni del vero interplay, con un’indole variopinta e colorata che dal jazz sfiora il rock, l’afro ed il caraibico. Le tonalità sfumeranno senza soluzione di continuità, passando da momenti più intimi a cascate sonore travolgenti. Una grande fonderia, un ricco paniere di diverse sapienze. Assolutamente da non perdere.


È un evento d’eccezione quello che inaugura la prima edizione dell’Empoli Jazz Festival
Ingresso: 10 €. Abbonamento a 3 concerti € 20.