Nel Palazzo della Cancelleria a San Gimignano
di giorgio mancini
SAN GIMIGNANO – Dal greco al disegno, dallo studio classico a quello del nudo. Si potrebbe cominciare così, a raccontare un po’ il percorso di Diego Fioravanti, giovane sangimignanese che in questi giorni espone i suoi studi, come li chiama lui, nella sala del Palazzo della Cancelleria in via San Matteo a San Gimignano.
Diego, finita la scuola dell’obbligo, frequenta il Liceo classico Alessandro Volta di Colle di Val d’Elsa e, dopo il diploma, si iscrive alla facoltà di lettere all’Università di Siena, laureandosi con una tesi su alcuni studi di Pier Paolo Pasolini. Successivamente, senza alcuna folgorazione sulla via di Damasco, si sente attratto dall’arte, in particolar modo dal disegno, iscrivendosi ad un corso di nudo dell’Accademia di Firenze, che tutt’oggi frequenta.
I lavori esposti sono elaborati del nudo, matita o inchiostro, che traccia copiando dal vero i modelli. Anche l’immagine grafica più sviluppata lo attrae e, sembra che in questo caso, lo spazio sulla carta si dilati.
Parlando con lui si capisce molto bene che la conoscenza della letteratura e della storia dell’arte fanno parte del suo bagaglio culturale di origine letterario e, al tempo stesso, quello che appare come introversione o pudore si scioglie, e si intuisce che quella che sembrava timidezza, forse innata, è solamente riservatezza.
Diego Fioravanti (nella foto) non disegna la figura negli atti quotidiani, ma si concentra, con la matita, sul corpo, quasi sempre nudo, che racconta con segni decisi i suoi “studi”, in posizioni accademiche, che si rifanno ad un repertorio classico, cercando, al tempo stesso, una sua personale identità.
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