Perché si è atteso oltre tre anni? L'ordinanza c'era
di giorgio mancini
MONTECATINI VdC. Quella casa sventrata che ricorda un terremoto o un’esplosione, vista di notte, illuminata da un fascio di luce bianca, è veramente inquietante. E in paese, quella Via del Moro suscita angoscia e paura negli abitanti che cominciano a porsi domande. La casa sbranata sembra che possa venire giù da un momento all’altro, tirandosi dietro anche quella accanto che i vigili del fuoco, per precauzione, hanno fatto evacuare e di proprietà di un’altra persona che vive all’estero. Il crollo è avvenuto il 3 aprile e le macerie, finite nella strada, sono lì, ancora non rimosse. Il sindaco Sandro Cerri emise, due giorni dopo, un’ordinanza, obbligando i proprietari a togliere le macerie entro 15 giorni e provvedere, nei 45 giorni successivi, ad effettuare una perizia statica di quello che resta della casa e della sicurezza di quella adiacente, per poi procedere ai lavori di restauro ed ottenere nuovamente il titolo abitativo. Non ottemperando all’ordinanza, che è stata notificata il 9 aprile ai proprietari non residenti a Montecatini, questi si vedranno anche denunciati “in danno” dal Comune, che dovrà procedere a tutti i lavori per poi rivalersi sui proprietari. “Ma in un momento di crisi come questo, dove anche il Comune ha seri problemi di risorse economiche, non sembra tutto così facile – dice Emanuele Giovannini della lista Società Civica, nata per le prossime elezioni, che parla anche a nome di abitanti della zona – come mai si sono attesi oltre tre anni senza intervenire? Eppure, proprio lo stesso sindaco aveva fatto un’ordinanza di chiusura di quella strada per il pericolo del crollo, perché il Comune non è mai intervenuto in base alla legge?”.
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